martedì 27 gennaio 2009

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Carla Bruni a Che tempo che fa.

Mia mamma genialmente riassume: "uno sforzo disumano per sembrare intelligente".
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Trantor analizza: r moscia anche in italiano e altre diavolerie francesi per sentirsi faiga, ed è più comodo, parlare invece di sforzarsi di emettere note intonate.
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Sono invidiosa?

del fisico da faiga sì.
della r moscia anche in italiano e altre diavolerie francesi per sentirsi faiga, ed è più comodo, parlare invece di sforzarsi di emettere note intonate, col cuore in mano, no.

lunedì 26 gennaio 2009

Il corista sapientino

Fenomenologia del corista sapientino

Grado di pericolosità: 10


Il corista sapientino costituisce uno degli esemplari più diffusi all’interno dei cori amatoriali, ma spesso sfugge alle prime ricognizioni in quanto ama perversamente confondersi con i coristi normali; il corista sapientino fa dunque la propria simpatica apparizione conclamata, mostrandosi per quello che è, nell’esatto momento in cui ritiene indispensabile “sfasciare il coro”.*


La prima caratteristica da avere sempre presente nella trattazione riguardo al corista sapientino è che il corista sapientino è str***o.



La seconda è che il corista sapientino è ricco. Di norma, il corista sapientino è un piccolo-medio imprenditore, seu un erede di famiglia ricca, seu comunque qualcuno che tanto per capirci gioca a golf. Se di sesso femminile, il corista sapientino può raggiungere l’apice della perfezione se commercialista.


La terza caratteristica, del tutto fondamentale ai nostri occhi, è che il corista sapientino è convinto di padroneggiare alla perfezione


a) la lettura a prima vista

b) il setticlavio

c) tracce di composizione dodecafonica

d) la notazione neumatica della Novalesa

e) l’interpretazione del tactus proportionatus nelle hemioliae a fine ‘500

f) la liturgia secondo il breviario di Pio V

g) le linee guida della musicologia post-Monterosso e soprattutto

h) i nomi delle note.


L’esemplare infatti considera di avere prove schiaccianti della propria superiorità musicale basandosi solitamente e rispettivamente sui seguenti dati:


a) ha fatto la comparsa nella Vedova Allegra

b) a casa ha 3 cd di Bach

c) ha cantato in un coro di montagna

d) una volta è andato a sentire Tosca

e) una volta è andato a Cremona

f) va in parrocchia

g) sa che Palestrina viene prima di Puccini, anche nell’enciclopedia (quindi CVD)

h) qualcuno anni addietro gli aveva insegnato cos’è la chiave di violino


Voi potete anche avere una laurea in musicologia, un diploma in 8 strumenti, un corso di perfezionamento alla Chigiana o magari chiamarvi “Claudio Abbado”, ma sappiate fin d’ora che tutto ciò agli occhi del corista sapientino non è pertinente.


Egli, nonostante in prima istanza vi abbia considerato la simpatica mascotte del coro (soprattutto se siete giovani), e abbia accolto con massimo favore la vostra venuta nel ruolo di direttore, non tarda a presentare i primi segni con cui la sua vera natura finalmente si rivela, e lo fa tramite i seguenti dialoghi, documentati sul campo:



C. S.: “in questo coro dovremmo cantare a 4 voci SATB,** non a 3”

Voi: “ma veramente questo coro ha 25 donne e 5 uomini. Dove le tiro fuori 4 voci SATB?”

C. S.: “la vera polifonia è a quattro voci”

C. S.: “adoro Bach, per me è il più grande compositore che sia esistito”

Voi: “bene! Stasera impariamo 3-4 corali appunto di Bach”

C. S., dopo 2 prove: “questi pezzi fanno schifo. Cosa me ne frega di Wachet auf…!”

C. S.: “qui dovremmo fare una ripetizione”

Voi: “mah, a me non convince tanto… Ci avevo pensato ma preferisco di no. Comunque grazie del suggerim…”

C. S.: “no, qui bisogna PROPRIO fare una ripetizione, se no fa schifo”

Voi: “preferisco di no, grazie”

C. S.: “eh, noi con Il Coro Di X la facevamo. Con loro sì che funzionava”

C. S.: “tu sei brava, sai un sacco di cose”

Voi: “grazie”

C. S.: “…ma la vera polifonia è a 4 voci”


dove Il Coro Di X è sempre, invariabilmente, un coro di montagna.

Il decorso del corista sapientino spazia dunque da una prima fase di incubazione, in cui è irriconoscibile in quanto sapientino e vi adora (spesso appellandovi con dimitutivi, vezzeggiativi e dandovi buffetti sulle guance), a quella intermedia in cui cerca ad ogni costo di insegnarvi cosa è e cosa non è la vera polifonia, e infine a quella acuta, in cui "fomentare i coristi contro di voi" può essere considerato un eufemismo.


Viene inoltre considerata una caratteristica pregiata se l’esemplare di sapientino ama acconciarsi con un tabarro e/o un cappello da alpino, caratteristica questa che è riconducibile ad una forma di auto-identificazione con Giuseppe Verdi, o più probabilmente con un corista della SAT ubriaco.

Un’altra peculiarità osservata in data stellare 21 dicembre 2007 consiste nell’autoradio del corista sapientino, la quale diffonde a volume estremo i citati cori della SAT.


Di recente, si riconosce altresì al sapientino nella fase di incubazione la peculiarità di telefonarvi ossessivamente anche 5, 6 volte al giorno, per mettervi al corrente delle proprie straordinarie intuizioni.


* tale caratteristica decostruttiva, riscontrata nel 100% dei casi del campione preso in esame, è stata così denominata dall’anonimo ricercatore detto Il Farmacista.

** soprani e contralti (donne), tenori e bassi (uomini).


PS I miei coristi che leggono questo blog stiano tranquilli. Se hanno l’indirizzo, e soprattutto se continuano a leggere il blog senza avermi querelato, allora non vestono tabarri.



PPS NUOVO GIOCO!!!

Sei della città senza fiume o zone limitrofe?

Hai cantato in almeno un coro della provincia?

Gioca anche tu ad indovinare, da casa con la tua famiglia, quanti e quali coristi sapientini compaiono nella descrizione!!!

Puoi vincere fantastici premi!!!

venerdì 23 gennaio 2009

Vis...

La mia Città Senza Fiume.

Una città in cui si farebbe polemica anche sul colore della mia teiera.

lunedì 19 gennaio 2009

Non ce la posso fare #2

Le opere di Wagner sono come i sette nani.
Boh, mi manca sempre Gongolo.

...

Eh, questa casa non è un albergo.

La cosa buffa

La cosa buffa di quando litighi con tua madre è che quasiasi cosa tu dica, per esempio "gli spostamenti interni alla litosfera sono analizzati dalla tettonica a placche", lei ci trova sempre qualcosa da ridire.

Urlando, possibilmente.

Quesito #3

Ma dove c**** va la gente che alla fine di un concerto, a 4 secondi dalla fine dell'ultimo pezzo, alla prima uscita del direttore, mentre tutti stanno iniziando a chiedere il bis e praticamente si sente ancora l'ultima nota nell'aria, di colpo si alzano come se stessero perdendo un treno e obbligano tutta la fila ad alzarsi facendo cadere cappotticappelliprogrammisciarpecellulariinciampandoepestandolatuaborsettanuova perchè loro devono assolutamente andarsene?

Dove c**** va?!

giovedì 15 gennaio 2009

Sono nel tunnel (...ero uscita da quello della sfogliatina)

Credo di essere alla 15867sima ripetizione in WindowsMediaPlayer di questa canzone.

Se potete, immaginatemi con gli occhi sognanti ed una inquietante incapacità di fare altro.

venerdì 9 gennaio 2009

La differenza tra te e me

Fammi capire.
Tu mi dici che dobbiamo rifuggire i beni materiali e sei vestito d'oro.
Tu sei celibe e vuoi insegnarmi cos'è una famiglia e cos'è il matrimonio.
Tu sei uomo e vuoi dirmi cosa devo fare del mio utero.
Tu sei (forse) astinente e vuoi dirmi quale contraccezione devo usare.
Tu abiti in un altro stato e vuoi dire a noi cosa dobbiamo fare in Italia.
Tu non sei padre e sei sicuro che fare figli sia la prima cosa a cui devo pensare.
Tu dici che bisogna rifuggire gli idoli e viaggi in una teca semovente in mezzo a migliaia di bandierine gialle.
Tu hai 82 anni, l'uomo è sulla Terra da 75000, questo universo esiste da 13,72 miliardi di anni e mi assicuri di aver proprio tu la risposta alla domanda "c'è Dio?".

No, devo aver perso qualche passaggio.
Però vedi, siccome tutto pare che sia relativo, è questa la differenza tra me e te.
Io almeno lo dico, che potrei anche sbagliarmi.

mercoledì 7 gennaio 2009

Vira podatkov!

Trantor e moroso sono appena tornati da una vacanzina di 3 giorni 3 alle terme, in quel di Abano.
Si sono cotti nell'acqua termale a 37° fino a non poterne più, hanno fatto del loro meglio per smaltire in modo divertente le vagonate di cibo ingurgitate in pensione completa, hanno giocato a monopoli fino alle 2 di notte fra di loro ridendo come cretini e hanno giocato a schiacciare a caso tutti i tastini degli ascensori.

La vacanza è stata ulteriormente animata dalle seguenti scenette demenziali.

Scenetta 1 - in piscina


"Poiščite kaj, kar lahko izboljšate, bodisi vsebinsko, ah ah ah! Jezikovno ali slogovno in to popravite!"
Trantor e moroso: "prego?"
"Vas skrbi, da boste! Neutrudno dodajajo članke in jih izboljšujejo, ah ah ah!"
Trantor e moroso: "ma noi veramente non cap..."
"vira podatkov, vira podatko! ah ah ah!
Trantor e moroso: "ah ah ah!"
"ah ah ah!"

[trattasi di signora slovena convinta di essere in un telefilm di Star Trek* e soprattutto di essere collegata al traduttore universale]


Scenetta 2 - alla reception

Essere un hotel a 4 stelle con pretese di lusso e alto target sociale, con facchini vestiti come quelli di Pretty Woman e maitre occhialuto di un certo livello in sala ristorante, e contemporaneamente chiedere 5 euro per l'utilizzo del wireless nella hall.**


Scenetta 3 - fra morosi

Scoprire con orrore che per 25 anni hai giocato a monopoli con le regole inventate da tuo padre, e non con quelle che usa il resto del mondo.


Scenetta 4 - il moroso e il resto del mondo

Incontrare, non appena arrivati nella hall di uno dei 387 hotel di Abano Terme e 15 secondi dopo aver pronunciato la fatidica frase "aaah! questi 3 giorni ci rilassiamo e stiamo insieme noi 2 senza incontrare nessuno", un tizio della tua stessa città che conosce benissimo il moroso e che attacca bottoni incredibili, rompendo immediatamente l'idillio da vacanza-solo-noi-in-cui-non-dobbiamo-per-forza-conversare-con-qualcuno.***




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* sempre sia lodato

** col c%%%% che ve li do

*** il moroso ha un talento tutto particolare nell'incontrare conoscenti ovunque si vada in vacanza.
Il record attuale è mantenuto dalla vacanza a Vulcano; Trantor e moroso si siedono per la prima volta vicino ad una fumarola della pozza dei fanghi, e dopo 10 minuti il tizio seduto di fianco al moroso si gira ed esclama: "ma sei XXX!". Il tizio è un parrocchiano della chiesa in cui il moroso è stato organista per anni.

Cronistoria concerto 5 - Buon Natale, ulcera

Ovvero: che altro può succedere?

Il coro diretto da Trantor si appresta a replicare in quel ridente di Rubiera il concerto di Natale, i cui pezzi sono stati preparati con tanta cura.
Si specifica che il coro di Trantor canta quasi tutto a cappella ed è composto da 18 coristi, quindi non è che si sia poi in tanti. Se però ci sono quasi tutti, funziona a meraviglia.
Reduci dal primo concerto che è andato bene, tutti si è ottimisti.

Antefatto - 3 settimane prima

La legge di Murphy colpisce i nostri tramite una simpatica lastra di ghiaccio, sulla quale uno dei bassi scivola e si rompe il femore.

1 giorno prima

Non paga, la legge di Murphy colpisce i nostri tramite una simpatica rottura del femore della mamma di un contralto, la quale ovviamente al concerto non potrà venire.
Trantor si agita subito, ma poi facendo due conti emerge che i coristi rimasti sarebbero comunque 15 (un tenore aveva già un impegno), quindi si persuade che dopo due femori nient'altro possa accadere.

Il giorno del concerto - ore 15

Un soprano è malato.

ore 15:03
Trantor ha un principio di gastrite.

ore 16:24:21
Che altro può succedere?
Ma il terremoto, no?

E dove può essere l'epicentro, secondo voi?
Ma tra Parma e Reggio, no?

E Trantor dove abita, secondo voi?

ore 17
Il basso arruolato nella polizia municipale comunica a Trantor che, causa terremoto, forse c'è il caso che probabilmente nell'eventualità in cui chissà può darsi maybe ma non si sa mai la vita dove ti porta il cuore e comunque non agitarti non è ancora detto, dovrà essere reperibile, e quindi non potrà venire al concerto.

ore 17:17
Un contralto che minaccia di stare a casa per influenza viene precettato d'ufficio su minaccia della morte per epatite del direttore.

ore 17:48
Il famoso basso arruolato nella polizia municipale comunica che dovrà essere reperibile e che quindi non verrà.

ore 18:00
Un tenore comunica che una ridente catena di eventi costituita da terremoto - città impazzita - impossibilità di tornare a casa - freddo - pressione alta - pressione alta alta - pressione alta alta alta - pronto soccorso dovrà gentilmente farlo desistere dal proposito di venire al concerto.

ore 18:13
Trantor parte, con l'ulcera al seguito, per andare alla prova generale con i coristi sopravvissuti.
Arrivata in chiesa scopre che sua mamma, nel far la spesa nel pomeriggio, ha astutamente portato in casa la cartella con le partiture, mentre Trantor era convinta che fosse tutto in auto pronto per il concerto.

ore 19
Trantor rasenta pericolosamente l'esaurimento nervoso.
Nonostante la nebbia fitta e nonostante sia appena tornato da Brescia, il papà di Trantor si offre per portarle le parti e si mette in viaggio.
Problema: date
- la provincia di Reggio Emilia
- la probabilità infinitesimale che tra tutte le variabili possibili la casa di Trantor (x) ed il luogo del concerto (y) si trovino sulla via Emilia nel punto più lontano l'una dall'altro
- la nebbia
- la simpatica persecuzione della legge di Murphy,
stabilire ma guarda! dove si trovano x e y.

ore 21
Il concerto inizia e va tutto bene; il coro è decisamente decimato, soprattutto negli uomini, tuttavia fila tutto liscio.
Al rinfresco Trantor affoga l'ansia ormai libera nel mal di testa e soprattutto nel temuto "tunnel della sfogliatina".

Si torna a casa, dopo una scossa di terremoto.

Sono secoli

...che non aggiorno, scusate!
I miei coristi aspettano il resoconto demenziale dei concerti natalizi, per cui spero di tornare presto; il vortice della tesi mi sta prendendo un po' tutto il tempo disponibile.

Sorry!