giovedì 28 aprile 2011

Genitore da bravobravissimo


Fenomenologia del genitore di bambino piccolo #1

Grado di rottura di cog*****: 9/10

Il Genitore Da BravoBravissimo (GBB) ha un cervello sullo stile di una ghianda avariata, io non sarò simpatica ma c****, ha sulle spalle la responsabilità dell'educazione di un povero essere innocente, irrimediabilmente traumatizzato sul nascere a causa delle ansie da prestazione dei due frustrati che si ritrova in casa.

Il GBB segue solitamente questo decorso:

lezione 1
Sembra normale e chiede con candore di poter assistere alla prima lezione di pianoforte della figlioletta, una specie di opossum impazzito che non sta fermo neanche legandolo al pianoforte e vi causa subito una simpatica cefalea tensiva.
Siccome la richiesta appare innocente l'accontentate.

lezione 2
Chiede nervosamente di assistere anche alla lezione n. 2, la cosa vi insospettisce ma fate finta di niente.

lezione 3
Vi sta definitivamente sulle balle che voglia a tutti i costi assistere ma dopotutto non c'è niente di male ecc ecc ecc, comunque inizia già a mostrare i primi segni di squilibrio ogni volta che la figlia opossum sbaglia qualche nota (si contorce sulla sedia, mugugna e guarda la figlia con odio).

lezione 4
Ammorba agli altri genitori dei vostri allievi con a che punto è arrivata tua figlia ma che libro usa ma suona già "Poli il polipo" o sta ancora (ancora!) facendo i primi esercizi?, e le scale, Dio mio perchè lei è già alle scale e mia! figlia! no!, e come insegna Trantor ma secondo te è brava no perchè mia figlia non migliora ed eccetera eccetera eccetera!

lezione 5
"...guarda, ora qui c'è DO RE MI, suonali con le dita uno due tre"
"sì maestra"
[l'opossum sbaglia a suonare ma santo cielo è normale]
"insomma Cate la maestra ti ha detto do re mi e tu hai sbagliato stai attenta non puoi andare avanti così guarda che a maggio c'è il saggio e devi fare bella figura e blablabl..."
"signora [maledettissima subumana], ci sono io qui a far lezione, lei NON SI DEVE PREOCCUPARE"
"...mmmmmpfhkgfkmmma ha sbagl..."
"senta, gli allievi vengono a lezione per imparare! Se sbagliano non c'è problema"
"ma..."
"LEI NON SI PREOCCUPI"

lezione 6
Dopo il siparietto precedente la mamma GBB  questa volta astutamente non viene ma in compenso invia il marito GBB, il quale se possibile è ancora più rompicoglioni e tenta addirittura di sedersi vicino a voi per controllare la musica [che non sa leggere, ndr] mentre l'opossum suona.

lezione 6
Esasperati andate dal vostro capo FrauBluecher per chiedere lumi:

"senti, ma i GBB della Cate non sono normali, vero?"
"no, affatto"
"ah ecco"
"lasciali fare altrimenti non te li levi più dai m*****"
"ah ok, basta saperlo"
"tu porta pazienza, sono deficienti"
"avevo intuito"

lezione 7
La mamma GBB e l'opossum fanno ma vah! capolino in aula mentre state facendo lezione ad un altro opossum della toh! stessa età del primo opossum e con una scusa idiota (ho dimenticato il quaderno) entrano e spiano senza ritegno a che punto di "Poli il polipo" è arrivato il secondo opossum.
Non sto scherzando.

lezione 8
Mamma GBB cerca in tutti i modi di far aumentare la durata della lezione da mezz'ora ad un'ora.
Col c****.

lezione 14
Ironicamente i coniugi GBB a metà anno scolastico sono GLI UNICI a non aver ancora comprato "Poli il polipo" all'opossum, nonostante sembra che le sue lezioni abbiano la stessa importanza di una master class con Abbado.

Vi lascio immaginare le altre 14 lezioni. E il saggio, che deve ancora arrivare!

lunedì 25 aprile 2011

La lista dei morosi

In biblioteca una delle abitudini del lunedì è fare la lista dei morosi.

Una delle due colleghe in turno comunica all'altra ad alta voce che "beh allora se non ti scoccia io stampo la mia lista dei morosi, ok?".

Nel frattempo la stampante sputa fuori una lista che consta sempre di almeno 10 pagine.

Ovviamente si intende la parola "moroso" nel senso di ritardatario nella riconsegna dei prestiti scaduti, ma ci si sente sempre molto fighe nel dire una cosa del genere e spiare la reazione degli utonti astanti, i quali immancabilmente si voltano, non capiscono, ti scrutano interdetti e rimangono N secondi lì a fissarti di sottecchi aspettandosi questo.

A volte qualche utente particolarmente brillante e percussionista strizza l'occhio e fa battutine tipo "eh, ma ci sono anche gli amanti lì dentro...!", oppure "guarda se io ci sono!".

Gli altri semplicemente non hanno ancora capito.

domenica 24 aprile 2011

LDCV

"ciao!"
"ehm ciao. Mi dai un libro? Me l'ha detto il maestro M., di prenderlo"
"certo, che libro è?"
"non mi ricordo"
"..."
"..."
"l'autore lo sai?"
"no"
"...ti ricordi per caso una parola del titolo?"
"no"
"forse ti serve per la lezione, l'argomento te lo ricordi?"
"no"
"ma il maestro M. te l'ha detto, il titolo?"
"no"
"..."
"mi ha detto che voi l'avreste trovato lo stesso"
"beh magari torna un attimo a chiedere al tuo mae...."
"ah no, no, aspetta ora mi ricordo: ha la copertina verde!"

L'utente può avere di solito 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18 anni.
Frequenza media: n. 3 occorrenze / settimana.

Ah, di solito il libro lo troviamo. E' sempre lo stesso. Considerato che un maestro come maestro M. ha studiato in conservatorio come minimo 10 anni, e il Libro Dalla Copertina Verde (LDCV) serve per i primi corsi di teoria, è abbastanza sospetto il fatto che ancora non abbia imparato il titolo.

sabato 23 aprile 2011

Giornalisti

Visto ieri sera "La sindrome cinese" su rai3.
Bel film, mi ha fatto impressione anche perchè non siamo più abituati a vedere giornalisti buoni. Almeno, non in tv. Cioè, non siamo più abituati a vedere giornalisti.
Lo so che nel film sono attori, ma anche al tg1 mi risulta che si tratti di una volgare messinscena. Recitata molto peggio, tra l'altro.
Di giornalisti buoni ne conosco qualcuno dal vivo, e uno di questi è incredibilmente identico a Michael Douglas magrissimo con barba, capelli lunghi, basco, giacca, telecamera.
Non siamo neanche più abituati a sentire un giornalista - potrei anche fermarmi qui. Ma no dai continuo, se no mi ripeto e divento noiosa - che fa una domanda, riceve una risposta, capisce e riesce addirittura a formulare la semplice frase "ma lei non ha risposto alla mia domanda".
Dev'essere per quello che oggi mi sono comprata il dvd.
Per finire, vorrei solo inutilmente esternare ai nostri collusi governanti che se proprio vogliono usare a tutti i costi le centrali nucleari invece delle energie rinnovabili beh possono anche farlo, ce n'è una che sorge e tramonta su di noi tutti i giorni, pensa te.

La gaia scenza

Un utente è ad una delle postazioni da cui si consulta autonomamente il catalogo online (una cosa così) della biblioteca. Sta cercando questo.
E' lì da 5 minuti 5 e sbuffa scocciatissimo.

"ehi senta, lei, venga qui per favore"
"certo, mi dica pure"
"insomma io non capisco, in questa biblioteca non si trova mai niente, non c'è mai niente, non funziona mai niente, ma è possibile che ogni volta che mi serve un libro non si trovi mai e bla bla bla bla"
"maestro..."
"BLABLABLABL..."
"MAESTRO, mi scusi, ma guardi che scienza si scrive con la i"
"..."

Il sistema non è intelligente, non è tenuto a correggere gli errori da squola elementare dei insegnianti di konservatorio. E a quanto pare non è nemmeno in buona compagnia.

giovedì 21 aprile 2011

Il prossimo passo sarà guardami nei cassetti, giusto per fare un esempio

Copio tale e quale dall'informativa di Yahoo sulla nuova interfaccia di posta elettronica:

"Yahoo! offre funzionalità del prodotto più personalizzate, come contenuti, annunci pubblicitari, rilevamento di spam e malware tramite l'analisi delle tue e-mail.
Alcune di queste funzioni e annunci pubblicitari saranno basati sulla nostra comprensione dei contenuti e il significato delle tue e-mail.
Per esempio, analizziamo i messaggi di posta elettronica per identificare gli elementi chiave di significato e classifichiamo poi tali informazioni per poterle utilizzare nell'immediato futuro."

1. Ma non vi vergognate?
2. E' quel "per esempio" che non mi fa dormire.

Subumani #1

"pronto, biblioteca X, buongiorno sono Trantor, posso aiutarla?"
"VOGLIO RINNOVARE DEI PRESTITI PER MIA FIGLIA DI UN ALTRO MESE"
Buongiorno anche a te, eh.
"devo controllare che i libri non siano prenotati da qualcuno o scaduti, mi dice il cognome per favore?"
"[subumana idiota]"
"uhm no, sono tutti scaduti, solo da pochi giorni ma sono scaduti, e uno è pure prenotato per cui devo chiederle di riportarli al più pre..."
"ma come, non può fare un'eccezione?"
Siamo decisamente in Italia.
"eh no, la regola è questa, lasciamo il fogliettino di promemoria appost..."
[incazzatissima] "ma come! Guardi che il fogliettino c'è ma mia figlia l'aveva perso e l'ha ritrovato solo oggi, quindi è come se avessimo chiamato prima della scadenza!!!!"
Un genio assoluto.
"scusi, se sua figlia l'ha perso e ritrovato giorni dopo io non so cosa farci, i libri sono scaduti e non posso prorogare il prestito, punto"
[lamentosissima, ormai piange] "ma insomma, uno strappo alla regola, per me, per questa volta, una volta sola, dai, su, che le costaaaa!"
"no guardi, le regole valgono per tutti, se facessimo così per lei dovremm..."
[di nuovo incazzata, ecco la perla] "SIGNORINA GUARDI CHE MIA FIGLIA LI USA PER STUDIARE, NON PER GIOCARE ALLE BAMBOLE!"
"guardi che tutti gli utenti della biblioteca prendono i libri per studiare, non solo sua figlia, se io le rinnovo il prestito contro le regole ledo i diritti degli altri ut..."
[urla] "ma guardi che mia figlia è LAU-RE-A-TA!"
"anche io, sa?"
"mfghmfghhh" [intraducibile]
"mi spiace. Li dovete riportare. Non so che dirle. Arrivederci"
"umpf!"

La collega B. di fianco a me si è accartocciata dalle risate, in compenso dopo 10 minuti arrivano i subumani tutti insieme: mammasubumana, quella della telefonata (un botolo grasso brutto e cattivo con la terza elementare e il cervello di un termosifone), figliasubumana (avrà su per giù 35 anni, gli occhi da opossum sperduto, totalmente succube del botolo maledetto), papàsubumano (un siciliano evidentemente convinto di essere un genio solo perchè sua figlia è laureata. Non ha senso ma non c'è altra spiegazione).

"buongiorno, posso aiutarvi?"
[mammasubumana sbatte i libri sul bancone] "umpf. Signorina, ecco guardi che adesso può riavere i SUOI libri"
Non ce la può proprio fare a capire che non è una questione personale.
"certo che un'eccezione la poteva anche fare!"
"le ho già spiegato che le regole sono regole per tutti"
"sì, ma... [è in questo MA che risiede l'Italia di oggi, c****] e bla bla bla bla, e mia figlia deve studiare, e bla bla e bla, ed è laureata e bla..."
"SIGNORA le ho già spiegato che le regole sono regole, per tutti"
"ma bla bla bla e BLAAAA!"
"mamma, lascia perdere, facciamo come dice la signorina, non importa..."
"no, ma blaaaa!"
"il fatto è che oltre che per gli altri utenti lei deve avere rispetto anche per il nostro lavoro, signora"
"umpf"

Prima che sia troppo tardi e tirino fuori una pistola prendo i libri e li metto al sicuro. Poi interviene papàsubumano con un impagabile coupe de theatre:

[arrogante] "ora mi stia a sentire lei, signorina, mi dica come si fa a insegnare in conservatorio!"
E questo che che cazzo c'entra?
"...eh? beh dovrebbe chiedere in segreteria didattica, comunque ci vuole di sicuro un diploma di conservatorio..."
[sempre arrogante] "ce l'ha alla grande, mia figlia, il diploma di conservatorio, ma alla grande!"
"...mi fa piacere per lei. E poi si deve inserire in graduatoria, direi"

Mi guarda con occhio trionfante, come se nella sua mente malata avesse riportato una vittoria di qualche tipo su di me dopo la storia dei libri.

"...però questa è la biblioteca, voi dovete andare in segreter..."
"ci andiamo sì, signorina, ci andiamo proprio alla grande!"
"... ... ... bene, ottimo" [?]

Se ne vanno tutti, figliasubumana viene trascinata via dagli altri due altezzosi e trionfanti per qualche motivo insondabile.
Ogni commento è superfluo.

martedì 19 aprile 2011

Poche idee ma confuse

Un utente sulla ventina si aggira da circa 6 minuti intorno allo scaffale dei libri di solfeggio, parlottando con fare da cospiratore con l'amica al seguito.
Improvvisamente decide cosa fare della sua vita e mi fa capolino da dietro la sedia mentre sto scrivendo una mail, tra l'altro fissando ossessivamente il mio monitor [della serie mi faccio i c**** miei, chissà da quanto tempo era lì, ma pazienza].

"ma cosa... Ah, ciao!"
"ehm ciao"
"dimmi pure, posso aiutarti?"
"uh. No cioè, stavo guardando, se io devo cercare la J, dove... dove... cioè... insomma, ecco, è che sul cartellino..."
"...viene dopo la i"
" sì sì sì sì, no, ma nel senso, io devo cercare Williams..."
"...Williams nel senso di John?"
"ma sì! esatto!"
"ok, guarda, cerchiamo sul catalogo online [l'opac]. Vuoi musica a stampa, o cd, o libr che parl..."
"eh?"
"vuoi delle P A R T I T U R E  o dei  L I B R I  S U   D I  L U I  o dei C D?"
"aaah! boh. Musica. No, no, no, scusa, un libro. Williams. Libro di musica. Insomma, un libro."
"...un libro".
Inizio a spazientirmi, cazzo. Continuo a sorridere come un'idiota.
"allora, vediamo se così va bene, guarda ti faccio vedere, cerco qui e qua e scrivo così lascio il flag e poi clicco qui, ecco, vedi quello ch..."
"no no no no no dammi un libro sulla musica e cinema"
"...ok. Ecco, qui c'è lo scaffale dedicato alla musica e cinema"
"ah-che-bello!"
"sono sistemati per soggetto. Puoi cercarli qui direttamente oppure sull'opac"
"sull'o..."
"il catalogo online, ok? Quello di prima"
"ah, ok."
"OK"

Mi lascia 3 minuti di tregua, poi siccome è nuovo gli faccio la tessera e poi devo spiegargli come funziona la biblioteca.

"allora, dalla sala della musica a stampa puoi prendere massimo 4 libri"
"ok"
"...con la limitazione che siano per strumento solo, perchè la legge italiana bla bla bla e tu sei utente esterno e bla bla bla"
"ok"
"il prestito dura un mese, poi dalla sala saggist..."
"quanti ne posso prendere?"
"di cosa?"
"dei libri. Di quelli di musica"
"4"
"ok"
"sala saggistica: massimo 4 libri per un mes..."
"ma sono libri?"
Evidentemente. Scaffali a vista ricolmi di libri. Sono libri, ok? Lo so che studi al conservatorio, ma prima o poi dovrai pure imparare a riconoscerne uno, ok?
"...sì"
"ma di musica?"
"no, SULLA musica, è saggistica di argomento mus..."
"ma quanti?"
"4!"
"ma un mese?"
"un mese!"
"ok."
"...ok. Poi i cd..."
"ma dove sono?"
"sotto chiave, ci stavo arrivando, ve li portiamo noi e bla bla bla. Ah, ricordati di riportare i libri in tempo così anche gli altri utenti bla bla bl..."
"ah ma allora...! Quindi... c'è una data, e io devo... Portarli prima?"
"... [santo cielo] SI' ESATTO, altrimenti il prestito scade!"
"...scade."
"scade!"
"ok."

Voglio morire.
Ma poi mi saluta sorridendo con un "gentilissima! Più informati di così si muore!" e ora mi sta quasi simpatico.



domenica 17 aprile 2011

La franca bibliotecaria

"ciao Trantor!"
"ciao!"
"posso aiutarti?"
"vorrei qualche consiglio bibliografico su cosa studiare per entrare nel mondo delle biblioteche, concorsi, cooperative... Roba simile"
"...ok. Ma allora, vuoi lavorare in biblioteca?"
"sì"
"guarda, dimenticati i libri, l'aspetto intellettuale della cosa, la codicologia e la diplomatica e quello che hai studiato, ok?"
"..."
"la paleografia poi non serva a un emerito c****"
"..."
"starai in mezzo ad adolescenti che scaricano porno dalle postazioni internet, extracomunitari che sputano, gente che viene lì solo per stare al caldo e scroccare i giornali"
"..."
"non serve a una mazza quello che hai studiato, hai capito? Non parlerai di Stendhal, nella migliore delle ipotesi stamperai l'orario dei treni a gente che non ce la può fare"
"..."
"...e dovrai urlare per cacciar via i deficienti che fanno baracca. La codicologia non serve a un c****!"
"ok ok, ho capito. Beh, prendo questo libro, e questo e questo. Ciao..."
"ciao! In bocca al lupo!"

La bibliotecaria Franca di nome e di fatto mi fece a suo tempo un quadretto simpatico della cosa.
Ora Trantor lavora in una biblioteca specialistica, musicale. Le sue mansioni comprendono tutto, spolvera e cataloga, fa acquisti, solleciti e document delivery, aiuta gli utenti ingalfiti a usare il catalogo online e consiglia i melomani sui cd da prendere a prestito.

Lì gli adolescenti giocano su fb, oppure - nei casi peggiori - pontificano ad alta voce sulla superiorità di Toscanini rispetto a Karajan.
Gli insegnanti del conservatorio si dividono in persone intelligenti e non intelligenti, e queste ultime ancora, dopo quasi 2 anni, si incazzano se io e le colleghe chiediamo loro la tessera di prestito (onta e disonore!). Dopotutto è il nostro lavoro, ma pare un concetto drammaticamente difficile da comprendere.
Gli extracomunitari sono musicisti più giovani di me, di solito vengono dall'Est, parlano 3 o 4 lingue, hanno un fiducioso entusiasmo negli occhi (a parte un cantante ucraino in libertà vigilata, ma dovreste vedere come s'illumina quando parliamo del Regio), e sicuramente non sputano.

Sì, stampo carte d'imbarco ryanair e orari dei treni, spiego periodicamente all'insegnante di strumento X che non è colpa del computer della biblioteca se cercando "scenza della musica" l'opac non dà alcun risultato, devo litigare cortesemente con subumani che hanno lo stesso QI dei genitori decerebrati di bambini piccoli.

E sì, la categoria in assoluto più perniciosa è quella degli insegnanti di conservatorio.

Ma sono proprio felice, ad essere franca.