Puntata #2 dei
tentativi di festeggiamento/saluto a #collegaV, amico di vecchia data e collega di lavoro fino a poco tempo fa, il quale andrà
in Inghilterra e ci starà per 3 anni.
Qui la
puntata #1, in cui litighiamo cortesemente con un tragattino che vende manoscritti miniati senza saperli datare e la
#3, in cui gozzovigliamo con i coristi, i camerieri ci odiano e l'impero colpisce ancora.
ore 20.30
Onde festeggiare ci rechiamo nella tranquilla #cittadina di D., ove consumeremo gnocco fritto, tigelle, salumi, lambrusco e lardo in conchetta ascoltandoci un concerto di musica tradizionale.
E' una specie di sagra, con tavoli alla buona, tipiche rezdore emiliane che servono ai tavoli, clima da festa dell'Unità.
Siamo io,
#collegaV, l'altra
#collegaT che lavora con me nella biblioteca dei pazzi di conservatorio,
cugina Lurker Lucy,
mrBlueSky e una sesta persona portata da
V, l'inquietante
Amphibius.
ore 21.07
Per un po' niente da segnalare, se non che mangiamo come scemi e, come spesso succede in questi casi, io e
V iniziamo a litigarci la Nikon fotografandoci col macro le scarpe.
E' probabilmente per reazione a tutto questo che
mrBlueSky prende il
quadernino da cronista e si mette a fare ad
Amphibius una serie interminabile di domande di lavoro, di fatto uscendo entrambi dall'universo conosciuto.
ore 21.56
"Amphibius"
"dimmi Trantor."
"mi passi l'acqua, per favore?"
"sai, di giovedì adoro trovare nelle bottiglie uno sciame di delfini blu"
"..."
"ce ne sono sempre così tanti"
"..."
"solo il giovedì, però"
"..."
"a volte escono allo stato brado, bisogna poi stare molto attenti a non calpestarli"
"io volevo semplicemente l'a..."
"solo che sono scivolosi, i delfini blu"
"..."
"maledettamente furbi"
"..."
"alcuni poi ti confondono con abili battute sarcastiche"
"..."
"non si fanno prendere"
"non sono scemi, vorrei che tu te ne rendessi conto."
"lo so, V me lo ripete costanteme..."
"ne ho visto uno l'altro giorno (mi passi l'acqua per favore?), faceva gpl prima di me e mi ha pure fatto i fari mentre usciva (l'acqua, grazie)"
"..."
"solo che io poi gli ho suonato cazzo, (l'acqua), lui è blu, mica può permettersi! (sì basta che la prendi in mano e me la passi, da bravo)"
"in effetti fanno così"
"se escono dalle bottiglie, sì (
l'acqua.)"
"..."
"oddio guarda quello, è enorme!"
"..."
"lo vedi o non lo vedi?! Si acquatta dietro i pla..."
"...ti passo l'acqua."
"ecco, sì."
"..."
ore 22.34
Non è chiaro cosa abbia spinto la tipica
rezdora emiliana in quel momento intenta nello sparecchiamento del tavolo a considerare il tappo della mia Nikon lì, da solo, un oggetto nemico.
Nell'ignoranza generale del fatto ella considerava dunque l'inutile orpello alla stregua delle bucce di salame scartate da
#collegaV, dei vuoti di lambrusco seccati da
#collegaV, e anche dei 354 mozziconi di sigaretta abbandonati morti da
#collegaV, buttando quindi il tutto in un ridente pattume.
#collegaT, l'unica che sgomenta si è accorta della cosa, ritiene indispensabile lasciare passare 4 minuti e 22 secondi prima di agire.
La scena seguente vede 5 persone rovistare febbrilmente nel cesto del pattume passandosi l'un l'altra piatti sporchi di mostarda e avanzi sbocconcellati di tigelle grondanti lardo, 5 persone di cui una particolarmente scurrile e
un'altra particolarmente sarcastica.
Amphibius finisce con calma di rollarsi la sigaretta, l'accende, assiste interessato alla scena come un biologo di Atlanta assiste il martedì all'accoppiamento delle amebe e considera molto più utile continuare ad analizzare la cosa sotto l'aspetto epistemologico.
ore 22.51
La rezdora sparecchiatrice, informata del tragico fatto, reagisce con gli occhi a palla e un irrefutabile "ma era sul tavolo!", affermazione che ha come conseguenza immediata lo scatenarsi di un acceso e insopportabile dibattito di logica formale, sempre fra la persona scurrile e la
persona sarcastica.
L'unico modo per risolvere la questione senza insultare troppo spesso san tommaso ("santo cielo, che idiota") è recarsi sul retro della sagra e scaraventare tutto il pattume, che per la cronaca consisteva in un cesto più alto di me.
Comunque ritroviamo il tappo, puliamo, informiamo la rezdora del lieto fine e siamo costretti ad annotare nuovamente che sì, l'inutile tappo di un obiettivo Nikon che costa tipo 170 euro "dopotutto era sul tavolo".
ore 00.35
Dopo ore di ridicole obiezioni convinco
#collegaV a non tornare a Mantova e a venire a cantare nel mio Altro Coro il mattino seguente, visto che saremmo dovuti andare a cantare ad un matrimonio ed
ero sono sarò sempre in deficit di tenori.
Dopo che mezza #provincia si è soffocata dal ridere alla
timida idiota proposta
"uhm potrei comunque partire adesso per Mantova e domattina essere da te alle 9", io e
cugina Lurker Lucy convinciamo
V a dormire con noi due, da me, in mansarda.
Nel senso, ha accettato tutto questo solo perché gli ho promesso di pagarlo.
Lui comunque reagisce ammorbando tutti con una disquisizione sui sottoinsiemi tipografici della princeps di #raccolta fattizia di #grande interesse musicologico, battibeccando con me - nell'ordine - sul concetto di
esemplare a stampa, sul concetto di
editio princeps, sul concetto di
raccolta, sul concetto di
fattizia e sul concetto di
concetto, e infine raccontando (di nuovo)
la storia dei cigni.
(l'
audio, che è già un classico della Naxos.)
ore 00.58
Ce ne andiamo, ma prima
lo abbraccio, principalmente per impedirgli di raccontare di nuovo cosa potrà fare a Cambridge con quei fottutissimi cigni; facciamo finta di salutarci ma tanto lo sappiamo benissimo che ci vedremo
martedì, per cui amen, lui porta a casa
Amphibius e io torno alla macchina con gli altri.
ore 02.00
Dopo che
V ha portato
Amphibius in un night in #città, dopo che
V non conosce
affatto la viabilità di #città, dopo che
V è riuscito in qualche modo a raggiungere casa mia dove nel frattempo io e
cugina Lurker Lucy stiamo preparando i letti (i, plurale), dopo che
V mi telefona da sotto casa annunciando che
Amphibius è riuscito a dimenticare il suo cellulare in macchina, dopo che
V torna in #città a 15 km da me alla ricerca del quartiere del night, del night e di
Amphibius in mezzo alla folla del night, dopo che non ha trovato nessuna delle tre cose e io tento di guidarlo al telefono consultando contemporaneamente google maps e avendo dall'altro capo del filo uno che come massimo indizio dice
"qui boh c'è un caseggiato giallo", dopo che
V se ne fotte finalmente del cellulare di
Amphibius e torna da me, dopo che è salito in casa togliendosi le scarpe e alle 02.45 i miei si sono svegliati completamente, dopo tutto questo
"Trantor, Lucy. Cazzo. Devo comprare le sigarette"
"tu sei scemo"
"fumare fa male!"
"no no, devo proprio"
"scemo, adesso?!"
"fumare fa male!"
"scendo e vado in paese a trovare un distributore"
"sei un * **"
"non fumare non fumare non fumareee"
"spero sia uno dei tuoi soliti scherzi del cazzo, io tra 6 ore devo dirigere il coro ad un matrimo..."
"devo!"
"ma è cancerogeno!"
"uhm, se non la fumo mi dai un bacio?"
"NO."
"piantatela. Cazzo vai a prendere queste cazzo di sigarette e fai presto"
"ok"
C'è bisogno che continui?
ore 03.05
"allora, le hai prese o no?"
"no."
"yeeeeeee!!!!"
"scusa?"
"sono lombardo"
"..."
"..."
"ho la tessera sanitaria lombarda"
"..."
"qui le puoi acquistare solo con la tessera sanitaria di un emilia..."
"ADESSO DORMIAMO"
"ok."
"ok."
La foto con i miei occhi la mattina dopo mentre alle 8.58 andavo a prendere #pianistaCalabro in stazione per andare al matrimonio è nel prossimo post.