martedì 21 febbraio 2012

Il sacro e il profano

A cena con #collegaV, nella sua casa in affitto nella mia città senza fiume.

Una città dove lavoriamo insieme e una casa piena di ricordi non suoi, lampade e poltrone degli anni '70, lui che è mantovano e io che sinceramente non ne ho idea, tutti e due orgogliosi degli studi vissuti insieme, tutti e due filologi, tutti e due disposti a buttare sul ridere qualsiasi cosa purché non si tratti di contrappunto, ma tutti e due che sappiamo bene che la musica può essere anche solo qualcosa di molto, molto semplice.

Tutti e due stanchi dalla giornata, alla fine della cena, lui è alla terza sigaretta, io silenzio, non c'è bisogno di parlare per forza, si sta lì, non so neanche se penso, ma poi insisto, e allora lui prende la fisarmonica, si versa altro lambrusco e in una nuvola di fumo ci pensa ancora un po'. Poi mi suona tutto Battagliero a occhi chiusi, sorridendo, mettendo qualcosa di diverso in ogni nota, ed è vero, straordinariamente vero, è tutto vero, ed è bello essere amici, ed è ancora bellissimo ascoltare qualcuno che suona, o cantare con qualcuno che respira insieme a te.

"fare musica con qualcuno con cui sei in assoluta sintonia è meraviglioso"
"concordo. Sei solo suo"
"ti lasci andare"
"completamente"
"senza remore"
"e sembra di non poter sbagliare"
"già. E' proprio come..."
"dici?"
"tu che dici?"
"beh non esageriamo!"
"...uhm"
"molto simile, però no, dai...!"
"uhm no. In effetti forse non è proprio uguale"
"no. Però si avvicina"
"di molto"
"già."
"ma io e te ce la facciamo a non parlare di quello per dieci minuti?"
"no."
"vino?"
"è meglio."

Credetemi, la sensazione che si prova quando suoni o canti in situazioni di sintonia assoluta non è così acuta, ma il piacere è comunque totalizzante.
(Mamikazen lo sa.)

Lo sapeva anche #maestroG, il direttore del coro in cui cantavo da ggiovane, che certe volte mentre dirigeva Palestrina aveva lunghe e improvvise...

Lo sapevano anche i coristi.
E le coriste, che nei cori di solito stanno proprio lì davanti.

Ok però adesso basta, devo lavorare.

32 commenti:

  1. " In caso di paralisi del braccio, a voi un sistema alternativo per dirigere il coro "

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    1. PS vista l'effettiva condotta morale di #maestroG mi vien da dire che lo dirigeva davvero così, il coro (o almeno, gestiva in quel modo alcuni soprani e diversi contralti). Io, vedi, già non potrei.

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    2. Ho sottovalutato il ruolo del maestro.
      Di certo aveva capito come farle cantare.
      [ Sicuramente Rocco o qualcun altro ha rimediato alla cosa, ma non ne sono a conoscenza ]

      Tu difficilmente potresti fare qualcosa del genere.
      Devi trovare una soluzione - se poi è malata sono certo che ci riuscirai!

      Per l'esperienza totalizzante: purtroppo, come musicista ho dimostrato il mio peggio.
      Non credo che riuscirò a sentire qualcosa del genere.
      Però a Guitar hero, quando si suona in due e la canzone prosegue bene E ci si diverte, qualcosa di " coinvolgente " si percepisce.
      Mi accontento.

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    3. Ma è quello, che sia Guitar hero (ma cosa...? Abbi pazienza), un ballo liscio o Beethoven, è sempre quello!

      Sì, guarda, da quel che so lui le faceva cantare e anche urlare. Una specie di fotocopia del maestro del the infré, ma più simpatico. E mi fermo qua!

      E sì, io sono malata, grazie per ripeterlo in ogni dove, qui e a casa tua e in ogni commento firmato Valeren persino sul blog di hello kitty, grazie. D'altra parte tu dirai: che ha fatto lei per togliersi di dosso questo bollo?
      Nichts. Überhaupt nichts.

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    4. PS comunque tu scherzi, ma l'infatuazione per il maestro è una delle forze più potenti che spesso tengono uniti i cori (a me non capita mai, ovviamente, altrimenti non avrei tutte quelle schiere di coristi che danno forfait alle 20.46 della sere delle prove)

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    5. Non fatico a vedermi la scena: " E' buono qui, è buono qui ".
      Solo che con l'ultima sillaba muove la testolina della corista leggermente più in basso.

      Sono sorpreso dalla tua frase sulla forza dell'infatuazione.
      Non credevo potesse unire, ma al massimo scatenare gelosie.
      Davvero non me lo spiego.




      Per la tua " malattia ".
      Beh. Altrimenti non ti adorerei.
      Altrimenti non dovremmo passare qualche migliaio di anni tra zolfo, fiamme e strider di ossa.
      Altrimenti chiederei il trasferimento in Paradiso, se tu parlassi solo di contrappunto, gregoriano e semitoni.

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    6. Non sai quante volte in quel coro usciva la battuta "è buono qui, è buono qui". Non lo sai, davvero.

      Sorpreso? Un po' di gelosia c'è sicuramente, ma in realtà neanche tanta se rapportata alla forza dell'infatuazione, e rimane a livelli superficiali (perchè guarda lei e non me quando dà quell'attacco ai soprani?).
      L'infatuazione, di fondo (Freud c'insegna, e ti pregherei di notare che ora parlo sul serio), è sempre sessuale, ma si manifesta a livelli molto diversi (in molti casi si ferma a pura ammirazione musicale, o a sentimenti platonici che il direttore percepisce ma tollera di buon grado, dato che gli/le fa gioco e dopotutto sono sentimenti che si risolvono e si sfogano solo positivamente, ossia facendo musica più volentieri, senza modificare la vita reale di nessuno).

      Non so, se #collegaV SI DEGNASSE di commentare - oltre a leggere questi post SCRITTI PER LUI - potrebbe darci la sua aurea opinione.

      Darling, anche io ti adoro quando sei acido e politicamente scorretto. Ti adoro proprio in senso pagano.

      E no, non parlo solo di contrappunto ed hemioliae anche nella vita reale, deo gratias!
      (cioè, grazie a me)

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    7. OK, giochiamo a fare il serio.

      Posso capire molto bene la sublimazione, dal punto di vista del maestro.
      Scatenare pulsioni che vengono tradotte in energia ed impegno nel canto? Tanto meglio.
      Il rischio che poi si prendano per i capelli rimane . ma lì sta a lui gestirla per il meglio.
      E se ho ben inteso, la sua gestione è stata salomonica: un po' per tutte.
      Se ha funzionato, significa che ha saputo valutare bene.
      Ed evitare i conflitti, che non è roba da poco.

      [ Politicamente scorretto? Parlo chiaramente di golpe! E per l'acido, grazie. Anche caustico. ]

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    8. Sei più bravo di me a fare il serio.

      Sublimazione, esatto.
      Salomonico, niente di più azzeccato.
      No, non si prendevano per i capelli (a parte l'amante storica e l'amante nuova, ma lo facevao al di fuori del coro).
      Se il direttore è forte (deve esserlo) i conflitti vengono tenuti sotto la superficie anche per anni, sublimati pure loro.

      Golpe caustico, ecco il tuo secondo nome. Mi è sempre piaciuta un sacco la parola golpe - ricorda la volpe, tra l'altro, un tesoro.

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  2. Tutto vero, anche le cose serie, ma son qui che rido da sola :-)

    (p.s.: è normale che nelle parole che devo digitare -non-so-no-un-ro-bot- ci sia musicologi? Proprio in questo blog?)

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  3. Eh eh ;-)

    PS: no, non è normale. Queste cose mi mettono ansia! Circondati!

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  4. Oddio. Ti prego - TI PREGO - dimmi che ho capito male.

    Adesso vi devo svelare un segreto: anche io cantavo in un coro. Ora al massimo canto sotto la doccia, o in ufficio quando non c'è nessuno. E' che non riesco a smettere, è più forte di me, anche quando ho mal di gola devo dar sfogo a questa cosa.
    Comunque, per fortuna, la direttrice del coro era una donna (leggi una vecchiaccia isterica). Giuro che nessuno si è mai infatuato di lei xD

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    1. Che hai capito male cosa? :)

      Beh è bellissimo se canti e non riesci a smettere :)

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    2. AAAAH. No, non hai affatto capito male.

      (scusa, non ho ancora pranzato e il cervello ha maledettamente bisogno di zuccheri)

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    3. Se è quello che penso io [ vedi commenti sopra ] hai capito benissimo!

      Quello che invece ho capito io, è che sono l'unico stonato al mondo.
      Qui cantate tutti, ma che è? Un musical?

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    4. Se vuoi facciamo il Coro Stonato... anche se credo che non riscuoteremo grande successo.

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    5. Se è stonato si educa, no problem!
      E il bello è che se foste infatuati del maestro non vi peserebbe neppure ;)

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    6. Per colpa vostra adesso ho in testa la raccapricciante immagine di un maestro con la faccia molto perversa che guarda degli innocenti coristi con fare molto lascivo. Stanotte avrò gli incubi, lo so ù_ù

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    7. Beh per la verità non era così male, eh ;) Perverso sì, un po'.

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  5. Il famoso musical "Show blog".

    Ma chi ti ha detto che sei stonato?

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  6. Ok se tutti fanno outing lo faccio pure io!
    Anche io cantavo in un coro. I miei amici ancora mi prendono per il culo. Io che il non plus ultra sono i Them Crooked Vultures e i Queen of the Stone Age. E non mi toccate i Soundgarden! Cantare Ave Maris Stella o la Missa Brevis. Ora sotto la doccia mischio il sacro e il profano con una genialata di Slash: "Saint is a sinner too".
    Ad ogni buon conto non ero infatuato del maestro.

    Musica e attività fisica vanno sempre d'accordo. Nothing better than "The hearth filthy lesson" di Bowie. Sembra scritta apposta. Have I said too much?

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    1. Vai, anche tu musica antica? Bravissimo.

      Anche io faccio dei gran mistoni - Dead Kennedys/Beethoven, per esempio; o Guns/Willaert. Ma è bello così.

      Quella di Bowie non la conoscevo: la ascolto e poi ti so dire.
      ;)

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    2. Siamo in buona compagnia, vedo :)

      Ieri sera dopo cena ho deliziato i miei cantando la corale della cantata 147 di Bach. Per la loro gioia.
      Io, che di solito sul mio ipod ci trovi gli Iron Maiden.

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    3. Bravissssima! Ti annovero fra i miei coristi ideali, allora.
      :)

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    4. Non si può prescindere da Bowie!! Ever!

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    5. Oggi rimedio allora! I'll let you know!

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  7. chiedo scusa, ero stata (indegnamente) chiamata in causa ma ho avuto il computer in panne tre giorni (e l'unico altro computer in casa era circondato da tre maschi che ci pisciavano attorno ringhiandomi contro. e al lavoro cara grazia se riesco a sbirciare le mail). ecco, personalmente ho dei problemi gravissimi sia col post che coi commenti, perché solo a sentire che #collegaV 'prende la fisarmonica, si versa altro lambrusco e in una nuvola di fumo (...)' già ero lì che prendevo l'auto e guidavo alla cieca in direzione terre gote. è che i fisarmonicisti a me fanno l'effetto dei sassofonisti a marilyn in "a qualcuno piace caldo" ( http://www.youtube.com/watch?v=3DFzI0pu0H0 ). per tacere di coro e direttori, da ventidue anni canto nello stesso coro e sono fedele a un solo direttore, credo sia una storia d'amore musicale da record. tutto quello che dice trantor è vero nei più minuti e sordidi particolari. certo che, proprio palestrina! sta di fatto che la musica è sesso, e non ci sono storie, e non è una scoperta dei rolling stones, secondo me lo sapeva benissimo anche magister perotinus, anche se magari faceva finta di niente. il suono che esce bene dal corpo, in particolare il suono cantato, che non ha il medium dello strumento, è un suono sessuale; un suono 'bello' è bello perché mette in vibrazione, in consonanza tutte le cellule di chi lo produce e, auspicabilmente, la maggior parte delle cellule di chi lo riceve. il suono è piacere fisico, per chi lo emette e per chi lo ascolta, passa dentro le orecchie e attraverso la pelle e accorda corpo e cervello. un'altra cosa per me eroticissima è che quando canto finalmente non penso, ma semplicemente sono. e a questo proposito chi ne ha voglia può leggersi 'stabat mater' di tiziano scarpa. tiè :)

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  8. a proposito, trantor, l'hai letto "la voce musicale" di ida maria tosto?
    oh, non so mica perché quando vengo qui sputo libri. sarà un'allergia latente???

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    1. Ti adoro.
      Vero, verissimo tutto quello che scrivi.
      E così si capisce anche perchè anticamente in certe cronache trovi paragoni incredibili tra la voce (o il suono del violino, o del cornetto, ma la voce era sempre qualcosa di superiore) e suoni definiti dell'altro mondo.

      "lo sapeva benissimo anche magister perotinus, anche se magari faceva finta di niente", ma insomma, lol per un'ora!

      Non ho [ancora] letto Scarpa, non ho [ancora] letto Tosto: ma ho visto Billy Wilder, e ti confermo alcune cose: #collegaV innanzitutto sì, è corista, sì, è abbastanza figo, sì, suona la fisarmonica, sì, suona flauti medievali, pianoforte, cornamuse, pive, chitarra, batteria, canta e sì, fisarmonica, più varie altre cose che non ricordo. Sì, anche musica celtica. Sì, è giovane (del mio anno, quindi giovane).
      Allora, quando vieni a trovarci in terre gote/emiliane? Guarda che però poi non vai più via, eh ;)

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    2. ... soprattutto se mi fate bere, o mangiare, o tutte e tre le cose assieme... :D

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    3. Ma certo. Tortelli verdi emiliani e di zucca mantovani. Un bis di entrambi, per non sbagliare. Lambrusco e gite nelle città senza fiume, più una col fiume (da quella non si può prescindere).
      Bacio e ti aspetto.

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