sabato 11 febbraio 2012

Incoscienti, vacca boia! (Cronache dal terremoto)

Nella biblioteca dei pazzi di conservatorio, in turno con #collegaV.

ore 13.21
"eccomi."
"mangiato bene?"
"sì. Ci facciamo il caffè?"
"certo. 3 minuti e vado giù a lavar la moka."
"ok"
"ok"

ore 14.03
"ah cavolo, ci siamo dimenticati il caffè"
"vado subito!"
"ok grazie"
"aiuto un attimo #Utonta e vado"
"ok"
"ok"

ore 14.58
"senti, ma non dovevamo...?"
"già, accidenti. Lo vuoi ancora?"
"potrei morire"
"allora ok"
"ok"
"allora vad... Ah, ciao #utonto!"
"..."

ore 15.53
"ORA BASTA!, cascasse il mondo adesso vado a fare questo benedetto caff.."

E furono le ore 15.54.
Ecce terrae motus.

Evidentemente il lavaggio del cervello di mia madre da anni appassionata di geofisica è servito a qualcosa, dato che istintivamente sia io che #collegaV ci portiamo sotto l'architrave del muro portante, senza perdere la calma.

Altrettanto istintivamente il nugolo di utonti si precipita urlando giù dalle scale antiche (pessimo) mentre la scossa è ancora in atto (pessimo?) simile ad una massa informe di lemmings decerebrati (sì, pessimo).

E pure istintivamente noi in quei pochi secondi non ce l'abbiamo proprio fatta, a trattenerli.

ore 15.57
Dato che non è caduto nemmeno un libro e soprattutto non c'è stato alcun segnale di evacuazione io e #collegaV prima controlliamo che nessuno sia rimasto nelle sale, poi riteniamo logico presidiare strenuamente il posto di lavoro, a costo della vita.

Dopo aver appurato che le linee telefoniche del conservatorio sono andate a *** io non trovo niente di meglio da fare se non finire di registrare un prestito rimasto a metà, lui si risiede e si mette a controllare la posta elettronica, mentre nessuno dei due rinuncia a fare la cosa che in assoluto, e in qualsiasi circostanza sappiamo fare meglio; buttarla sul ridere.

Dopo 2 minuti fa capolino il #direttoreSimpatico&Sornione, il quale ci comunica - giusto un filo stupito di vederci lì a far backoffice quando tutti si sentono a Lisbona nel 1755 - che "oh veh ma c'è da evacuare, vacca boia!, si può sapere cosa fate lì, per dio?!".

Mentre si sprecano almeno 8 battute di spirito su schettino e altrettante metafore marinare seguiamo docili docili #direttoreSornione lungo i corridoi e raggiungiamo così il punto di raccolta nel chiostro, mentre #assistente del direttore tutta agitata urla "ecco i bibliotecari ecco i bibliotecari ecco i bibliotecariii ora ci siamo tuttiii" e circa 85 persone con in mano strumenti a fiato ci guardano con espressione indefinibile.

Posso comunque dire che il vero incosciente, qui dentro, è stato quel maestro che è andato avanti a far lezione come se niente fosse all'allievo minorenne? Posso?

ore 16.23
Il conservatorio viene dichiarato temporaneamente chiuso per crepe, gli allievi gioiscono, io e #collegaV - drammaticamente disoccupati 3 ore prima della chiusura - risolviamo per quel benedetto caffè, ma al bar.

La giornata finisce inoltre in un modo impensabile: con la prospettiva di una serata in discoteca a sentire la coverband di dio compro un paio di scarpe altissime, con la consulenza di #collegaV.

Really unexpected.

Cioè, unexpected questa cosa del terremoto e delle ferie improvvise e di #collegaV per negozi, perchè per il resto la coverband di dio viene tutti gli anni.

12 commenti:

  1. Mia suocera si arroga il merito del terremoto di Salò perchè il marito l'ha portata fuori. Sono cose belle -_-'

    Lieta che tu stia bene and, as always, I love you <3

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  2. Ma cara, che bello ritrovarti! Iniziavo a pensare fosse successo qualcosa! :)
    Un bacione. I missed you!
    Ah, vedo con piacere che tua suocera è sempre lo stesso mito. ;)

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    1. Soffro di fasi di bradispismo (bradisismo muahaha) che mi scazzano, per cui alternativamente non calcolo il blog, o fb, il ds o l'xbox etc etc. Deve essere complicato vivere nella mia testa!

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    2. Io non ho scritto sul blog per più di un anno e mezzo (da settembre 2009 a tipo marzo 2011). Splinder aveva già chiamato il 911. Per cui ti capisco. E ti aspetto anche, eh!

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  3. scarpe FATTE COME?
    Più paricolari, please. sono due settimane che giro con pedule e calzettoni e NON NE POSSO PIU'.
    (in effetti l'architrave è perfetto, molto meglio del morire imbottigliati tra i lemm(gg)ings)

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  4. Ti adoro. Questa citazione messa lì così. Eh. :))

    Quanto sono stufa pure io di stare in casa e di uscire (se esco) solo con stivali da neve e 4 maglioni addosso.

    Decolletes nere, lucide, alte. C'è il plateau ma è dentro, nascosto. Decisamente alte. Punta leggermente arrotondata, non troppo.
    Così, ma nere.

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  5. Ciao! Non mi ero presentata prima di linkarti, sorry! Mi piace molto il tuo modo di scrivere, ti leggo con piacere! Passerò ancora a trovarti :-)

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  6. Ti dico solo che oggi qui splende il sole (ci sono -7° ma dettagli!), non ho nemmeno la scusa per potermi mettere dei comodi stivali ogni tanto buuuh q.q

    PS: belle le scarpe, brava *_*

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    1. Un giorno ci conosceremo di persona e andremo a fare shopping come si deve, cara!

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  7. Puoi farne il grido di guerra: " Ecco i bibliotecari ecco i bibliotecari ecco i bibliotecariii "
    Se lo musichi bene, altro che cornamuse...

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    1. Hai ragione, cavoli. L'inno dei bibliotecari! In effetti credo che manchi.

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