sabato 4 febbraio 2012

Troppe certezze #2

Nella biblioteca dei pazzi di conservatorio.

Entra Utonta bella, bionda, ggiovane, lanciata nel mondo sinfonico, simpatica e spigliata.

"ciao! Possiamo aiutarti?"
"ciao! Sì grazie. Vorrei lo spartito del concerto n. 1 op. 4 di X in la minore"
"cerco subito. (che bel vestito!). ...Uhm, hai detto la minore? Perchè qui non risulta..."
"grazie! L'ho preso da blablablabla. Come, non risulta?"
"cerco meglio, non preoccuparti, vedrai che lo trovo."
"ok :-)"
"..."
"..."
"uhm, no guarda, forse non l'abbiamo, l'unico concerto n. 1 op. 4 di X che viene fuori da qui è in re minore. Tu sei proprio sicura che sia in la minore, vero?"
"sì, sicurissima. L'ho preso in prestito l'anno scorso, qui da voi. E poi l'ho suonato!"
"ah ok. Dammi un altro minuto, controllo sui repertori"
"ok :-)"
"..."
"..."
"no, guarda, sembra proprio che quello in la minore non esista. Però facciamo così, vado a prendere lo stesso gli spartiti in re minore che abbiamo, forse è sbagliata la catalogazione"
"ma no ma no ma no! Ti dico che sono sicu..."

Sarebbe potuta finire lì.
Fin qui era tutto perfettamente normale, perfettamente civile, perfettamente cortese, perfettamente noioso; non certo materiale per un blog di sfogo lavorativo.

Lei si ricorda una tonalità, io ne trovo un'altra, potrei sbagliare io, potrebbe sbagliare lei, potrebbe essere sbagliata la scheda del catalogo online, potrebbero aver sbagliato sull'enciclopedia, potrebbero aver sbagliato sul frontespizio dello spartito, potrei non aver cercato bene io.

Tutto così plausibile e normale.
Cazzo, io commetto errori con una frequenza imbarazzante e - soprattutto - la mia memoria sta regredendo ai tempi di topolino, per cui figurati, se avesse sbagliato lei non solo avrei capito ma ci saremmo anche fatte una bella risata e magari le avrei anche offerto un caffè parlando del vestito, e...

Ma questo non le bastava.

"beh guarda, vado lo stesso a vedere a scaffale quell'altro concerto in re minore, che non si sa mai"
[acidissima] "nonononononono, ti dico che l'ho suonato, lo saprò bene in che tonalità è, no?! Se ti dico che è la minore è la minore, non re minore. Sono due cose ben diverse, sai?, e soprattutto ti dico che io l'ho suona..."
[mentre blatera a livelli decibel insostenibili vado a scaffale e prendo lo spartito incriminato]
"...OK. Eccolo. E' questo?"
"ah lo vediamo subito, il mio fa TA TA TA TAAA, RE MI SOL, FA LA DO DO D..."
"è questo?"
"...in effetti... ssì... ma che... il mio deve essere in la mino..."
"e allora perchè qui c'è il si bemolle in chiave?"

[= e allora perchè qui è in re minore, cazzo?]

Il suo bel viso praticamente sbianca, mentre gli occhi corrono incessantemente dall'incipit del concerto all'armatura di chiave e un fiume di parole bionde le muore sulle labbra.

"ah... eh... sì, già. Che scema, chissà a cosa pensavo..."
"non preoccuparti! Succede. L'importante è che l'abbiamo trovato"
"eppure l'ho suonato... Non capisco proprio come..."
"non preoccuparti"
"già, già... Forse sto perdendo colpi... Sto perdendo colpi? Ehm, scusa... Non volevo..."
"vai tra. Forget it. Ti faccio il prestito. Tessera, please. Grazie. Ecco fatto, un mese di tempo. Messo il promemoria dentro il volume. Eventualmente prorogabilediunaltromeseprimachescada. A posto. Piuttosto, quanto hai detto che l'hai pagato quel vestito?"

10 commenti:

  1. attenzione: in questi casi si dice "sto prendendo colpi", non "sto perdendo colpi".

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    1. Ah ah esatto, ;) un bel colpo in re minore però (è un casino!)

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    2. mi rendo conto che più passa il tempo e più mi vengono solo battute sessiste.
      ...e mi fanno ridere.

      E' proprio vero che quando si invecchia si rincoglionisce.

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    3. Ma va là. Ti rincoglionisci quando smetti di fare battute, altroché!

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  2. hmm... è che... tra tutte le categorie di lavoratori che sono convinte di avere sempre ragione al mondo, i musicisti sono quelli che hanno sempre più ragione di tutti...
    tipo:
    "contralti, che state facendo? perché andate giù al mi invece di restare al sol?"
    "perché l'inflammatus...'confoveri grati-a', capo, la prima volta 'a' va giù al mi, la seconda volta sale al do..."
    "sbagliate."
    "no, guarda, a parte che sono quindici anni che te lo cantiamo così, c'è proprio scritto..."
    "hm... è vero. ma è sbagliato. armonicamente meglio il sol."
    "ma... rossini l'ha scritto così..."
    "armonicamente meglio."
    "..."
    "il sol."
    "... ok. segnato."

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    1. Quanto è vero ;)
      Mai fidarsi quando dicono (-iamo) "guarda che l'ho suonato / cantato"!

      E poi sei fantastica quando scrivi dialoghi.

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  3. Ci vuole poco ad ammettere i propri errori.

    O meglio ad essere prudenti, e verificare prima di esporre certezze che poi si ritorcono contro.
    In pratica, un boomerang di pietra e sterco da 150 chili.

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  4. E' quello che penso sempre anch'io. 28 anni di Murphy e l'ho capito, che non conviene fare gli splendidi ad ogni costo.
    Utonta bionda ha ancora molto Murphy da imparare.

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  5. La gente quando sbaglia proprio non riesce a mettersela via, eh?
    Dai, almeno ha chiesto scusa.

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  6. Sì, infatti, almeno quello...
    E' una che è sempre carina e gentile, ma quando anche i carini e gentili superano il limite mi sembra giusto deriderli adeguatamente.

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