lunedì 21 maggio 2012

Who ya gonna call?

Tutti oggi, eh.

La carnevalata della giornata di oggi nella biblioteca dei pazzi di conservatorio si apre con Utonta Bovgotavo, così denominata a causa di un lieve e raffinato accento della Lunigiana, una specie di salamoia linguistica con la erre moscia.

Utonta Bovgotavo oggi è entvata in biblioteca così.

Resisto alla tentazione di chiamare John Landis sul cellulare e risolvo piuttosto di scattarle un set di foto, per cui lo vedete o non lo vedete che penso a voi ogni momento?

Ovviamente avendole dato un dito Utonta Bovgotavo si prende il pancreas, in un tripudio "ah ma bellissimo facciamone un'altra qui", e "un'altra qui con dietro i cd" e "una mentre mostro la stola del mio matrimonio" e "una mentre mi sento la Callas" e "una mentre mi inchino tipo Tosca" e "una qui mentre sono Violetta e..." e fottiti.


Poi arriva Utonta Figa Di Legno.
(Credo che una descrizione delle caratteristiche salienti di questo esemplare sia superflua. Vocetta acuta, zompetta qui e là facendo la figa con la sua borsetta di LV, la fa annusare a tutti uomini sotto i 55 giocando alla musicista in carriera ma non la dà mai. Non ho resistito, mi conoscete. Non è la borsa che fa annusare, comunque.)

UFDL: "carissssima, prendo in prestito questo libro, è fantastico"
"già, bella analisi compositiva, l'autore è un mito"
"e poi ci sono quelle paginette con tutti gli estrattini e i commentini"
"...vuoi dire gli esempi musicali"
"sì"
"ah."

(E' diplomata in #strumento, ha detto proprio così. Paginette, estrattini e commentini; testuale, cinguettato.)


Poi entra maestro AIURPA (il genio di V for Vendetta).

"vorrei un cd contentente una gagliarda rinascimentae"
"uhm, vediamo. ... No maestro, mi spiace. Abbiamo solo questo cd di danze, dal titolo sembra che dentro ce ne siano ma invece..."
"ma sì, qui di gagliarde ce ne sono senz'altro"
"maestro, sembra, ma il cd contiene altre danze, non gagliarde"
"lei me lo dia"
"come vuole."

Vado a prendere il cd.
L'AIURPA lo guarda.

"ah, ma qui non ci sono gagliarde!"
"è quello che le ho de..."
"vabbè vabbè, lo prendo lo stesso."
"ok. Ha la tessera delle bibliote...?"
"no."
"[sgrunf.] ok. Prestito fatto. A po..."
"senta, ma qui manca l'elenco delle tracce! L'elenco delle tracce! Non va bene, mi dia un altro cd di gagliarde! Come crede che possa far sentire a lezione delle tracce se manca l'elenco delle tracce!?"
"maestro. Innanzitutto non sarebbe colpa mia. In secondo luogo, l'elenco delle tracce è qui."
"...ah."

Resisto alla fortissima tentazione di chiamare il direttore del conservatorio di Parigi ed emigrare, ma poi finalmente l'AIURPA se ne va, e per rinfrancarci #collegaV mette su un pezzo da youtube in sottofondo, visto che per una breve parentesi di felicità pare siamo soli.

"bello, cos'è?"
"una gagliarda"

Piegati in due nei cassetti dal ridere


Durante la gagliarda entra in biblioteca Utonta Foxing, una stordita con i capelli color ingiallimento delle carte e un cervello prossimo alla lucertola.

Utonta Foxing, come gran parte degli allievi di canto di conservatorio, e come tutti gli allievi di canto di conservatorio appartenenti al sottoinsieme dei quarantenni deve a tutti i costi far sapere a tutti quanti che è allieva di canto in conservatorio.

Nella fattispecie deve farlo sapere cantando ovunque a squarciagola "Sempre libera degg'io" con la voce di Madeline Kahn in Frankenstein Junior (sempre sia lodata), o se volete con la voce di un f*ttuto coyote del deserto, e comunque no, non sto affatto esagerando.

Tutto questo mentre Utonta Foxing ripone la borsa nell'armadietto all'ingresso nell'osservanza delle regole, ma senza porsi alcun dubbio sulla liceità di ululare arie verdiane in una biblioteca pubblica, e non parliamo di considerazione per chi sta studiando, no.
A quel punto

Silenzio
Occhi da opossum stufo
Occhi da procione incazzato

"chiama la polizia"
"sì."

52 commenti:

  1. Ah, gli artisti, che spettacolo!
    Posso venire a lavorare nella tua biblioteca??? Non a fare il tuo lavoro,ovviamente, ma il mio, che richiede anche solo un PC...piuttosto che starmene nel mio studio a casa almeno mi diverto un po'...dai dai! ^_^

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    1. Vieni, ci facciamo 4 risate.
      Ti faccio la tessera della biblioteca e puoi stare lì tutto il tempo che vuoi.
      Ogni 6 minuti entra un utonto pazzo, quindi il divertimento è assicurato (per te).

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    2. Abito in una città con due torri famose. E' distante?
      Ho un cannone protonico a casa, devo portarlo? Se lo porto, posso godere di prestito illimitato? :-P

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    3. Abiti in una città con due to... Ah, ma allora siamo vicini! Portalo, assolutamente.
      Magari ci incontriamo pure sul treno, o in centro, e non lo sappiamo. :)
      Hai anche fruste neuroniche? Quelle sarebbero perfette.

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    4. (modeutontomaistatoblogger on)Come si fa a contattare in privato il proprietario di un blog? Il tuo, nella fattispecie?(/modeutontomaistatoblogger off)
      Mi spiace, niente fruste neuroniche. Posso procurarmi i cd di Giggi D'Alessio per la buca in stile Mr Burns/Zio Paperone, oppure un cd di poesie Vogon

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    5. Ah ah la cosa di zio Paperone la volevo dire io, poi mi sono distratta!

      Sai che Adams non l'ho mai letto? Ma devo, devo, devo!

      Devi sapere che google, oltre ad avere la peggiore interfaccia grafica dell'account personale progettabile al mondo e ad aver complicato quell'accozzaglia di roba che puoi raggiungere dal tuo account con 596 credenziali diverse, ad aver complicato l'interfaccia di analytics come lo farebbe Freud e ad aver tentao di mostrare a tutti il mio nome cognome in google friend connect solo perchè avevo associato la mia mail ufficiale nomecognome@eccetera per sicurezza, ha anche del tutto ignorato la possibilità di inviare messaggi privati fra bloggers e commentatori, ovviamente per obbligare la gente ad iscriversi nel loro casino del cazzo.
      Lo sfogo è in stile flusso di coscienza ma ho fame e mi perdonerai.

      Quindi, morale, le altre volte o ho scritto in chiaro la mail che uso per il blog, oppure i commentatori hanno cercato di farmi indovinare il loro indirizzo con sciarade e rebus vari (il che è mooolto più divertente). Poi io bombardavo il commento, per evitare spam.

      Scegli tu! :)

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    6. Stimolante l'idea del rebus! Però lo facciamo una prossima volta. Il nick che uso qui è anche un indirizzo su Gmail per chat, blog ecc ecc, senza spazi,numeri ecc ecc. Banale :-P

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    7. In quanto commentatore che sottopose indovinelli, confermo che è molto più divertente lasciare che la Trantor tenti di azzeccare i vezzeggiativi :P

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    8. Posso dare due consigli?
      1) Ricordarsi che " singolare " è diverso da " plurale ".
      Perché altrimenti si impazzisce...
      2) 10minutemail.com per la miseria, piantatevelo nel cranio!

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    9. Raccontatemi!
      Grazie dei consigli, il primo mi sembra indirizzato ad altri. Per il secondo ormai ho talmente tanti indirizzi accumulati negli anni che potrei quasi pensare di affittarne qualcuno come servizio antispam :-P

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    10. Il mio sull'altro post e' molto piu' raffinato. E psicopatico.

      Ah, sai che son morto dal ridere sulla "disponibilita' a partecipare all'80% delle prove"?

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    11. @Giugiulone: Thanks ;) ti scrivo domani con calma!

      @Gk: eh eh :)) molto più divertente. Anche per me. Lasciarmi alle prese con i vezzeggiativi, e i diminutivi. Manca solo l'analisi logica di un kiwi.

      @Valeren: 2) cazzo! Perché non me lo ricordo mai? Perché! Forse perché trovo più gustoso un rebus, e sono pigra. Ok, sono pigra.

      @Astro: AHAHAHAHAHA AHAHAHAH AHA... Scusa, puoi ripetere?

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  2. > Utonta Bovgotavo oggi è entvata in biblioteca così.
    Io avrei chiamato la neuro di corsa, altro che fotografie...

    >"bello, cos'è?"
    >"una gagliarda"
    Ve l'ha mai detto nessuno che siete parecchio bastardi?

    >"chiama la polizia"
    >"sì."
    Macché! Chiama loro!!!

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    1. Neuro, ambasciata, polizia, Ghostbusters. Tutti.

      Non siamo bastardi, lo siamo diventati.

      Spiegami un attimo questa cosa dell'Anvil Chorus!

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    2. 1) Ghostbusters!
      2) Carini gli stemmi. LART = Luser Attitude Readjustment Tool: http://www.catb.org/jargon/html/L/LART.html
      Ovvero: Attrezzo per la terapia rieducativa degli utenti (ovviamente terapia D'URTO, letteralmente). Cioe' qualunque cosa grossa, dura e pesante che faccia molto male.

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    3. 1) yea. Riposta esatta. Ti arruolo dunque nei miei coristi
      2) terapia e pallottole. In molti casi l'unica via d'uscita! Non sapevo nulla del jargon file, ora però sono nel tunnel

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    4. > terapia e pallottole. In molti casi l'unica via d'uscita!
      Io sono per prima le pallottole, poi, se il problema non si risolve, la terapia!

      > Non sapevo nulla del jargon file, ora però sono nel tunnel
      Stai attenta che sono come una droga: non ne esci più e verrai disconosciuta da Familiari&Co. perché inizierai a fare la BOFH con tutti quelli che ti fanno girare i maroni!

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    5. Infatti ho visto... :) Eh eh la BOFH ;) In parte lo sono già, quanto a prestiti scaduti!

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  3. Per Utonta Bovgotavo non avrei chiamato Landis ma la Orfei.
    Qualcuno le aveva evidentemente saccheggiato il guardaroba!
    Che poi artisti e musicisti ostentino è noto.
    Il problema è che perseverano: ho capito che sei vestito da operetta, ti ho fatto la foto per i miei momenti tristi ma ora levati di mezzo.

    Si, ho esperienza con soggetti simili. Si nota?
    E mi ricollego a Utonta Foxing e a quello che ci dicevamo a Milano: i cantanti sono un universo a parte dove il cervello è un optional poco gradito.
    Sai cantare' ottimo. Buon per te. Non devi per forza ordinare un Big Mac col do di petto!
    I violinisti a cena parlano, non suonano!

    La FDL è bionda?

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    1. La FDL non è bionda, ha un caschetto nero e occhiali da segretaria d'azienda.
      Saltella qui e là e quando viene in biblioteca di solito ci facciamo un'iniezione di cannabis, perché lei crede di essere molto simpatica, ma in realtà disturba come un beagle che abbaia da 56 ore.
      Almeno però è gentile, questo bisogna dirlo.

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    2. PS: sì, i cantanti sono un universo a parte. Le leggi fisiche non sono le nostre, però.

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    3. Da quanto li nomini, deduco tu abbia avuto spiacevoli trascorsi con i beagle.

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    4. No, trascorsi negativi no, e poi rimangono dei tesori. Ma ho una corista veterinaria.

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  4. Proposta di ristrutturazione biblioteca:
    1. scavare una buca profonda almeno 6 metri e larga 2 (maggiore profondità a piacere);
    1.bis -opzionale- farcire le pareti della buca di cocci di vetro, chiodi e cd spezzati. Di Gigi D'Alessio (i cd eh);
    2. installare una botola a scatto su suddetta buca;
    3. installare comando di apertura a distanza dietro la scrivania;
    3.bis -opzionale- il comando può essere un grosso bottone rosso con su scritto PANIC;
    4. installare dispositivi di rilascio acido. In alternativa installare insonorizzazione della buca.

    Una volta completati i lavori, rilassarsi e sorridere alla scrivania.
    Come bonus opzionale, far firmare alle vittime una carta che autorizzi la perquisizione dell'abitazione alla ricerca di materiale in prestito scaduto.

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    1. 1.bis splendida!
      3.bis anche con scritto "orgasm", ma qui potrei diventare volgare e la smetto
      4. l'insonorizzazione della buca è imprescindibile, anche pensando a giggi d'alessio.

      AHAHAHAH il bonus! Sei un idolo, la storia della perquisizione sarebbe una vera goduria.
      Magari indossando una pettorina con "A.I.R.P." o altra sigla (Agenzia Internazionale Recupero Prestiti, per esempio).

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    2. Non volevo proporre l'insonorizzazione per permetterti di sentirli urlare di dolore mentre tentavano di scalare/evitare l'acido/forarsi i timpani per non sentire Giggi mentre sorseggiavi un margarita con aria beata.

      Ma il capo sei tu, inizio a raccogliere polistirolo e scatole di uova.

      Pensiamo un po', quale potrebbe essere il simbolo ufficiale della AIRP? Una tessera scaduta tagliata a metà?
      Come equipaggiamento standard comunque propongo (<- si legge "pretendo") una mazzetta in ghisa da 15kg.

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    3. +1 fratello!

      (Ok, forse ho esagerato con Bob...)

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    4. Uhm. Insonorizzazione attivabile a seconda di quello che decido io? Non so se è fattibile, ma siamo pur andati sulla luna.

      Ma lol, la tessera tagliata a metà! Una forbice con logo AIRP (anzi, AIRPS) che taglia la tessera dell'utonto con incommensurabile piacere. Oppure, io che con lo zaino protonico acchiappo i libri in prestito scaduto e li porto al riparo nei nostri scaffali?
      Anche. Chiamano Daw per fare il disegno. Tu intanto progetti la buca. All'inaugurazione, concerto del coro (compreso Astro nei tenori, tanto ormai sa dove provo) e BUFFET.

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    5. Daw *_*
      Buffet *__*
      Progetto ingegneristico da madman's lair *___*

      Dimmi solo quando iniziare i lavori, sono già li con pala, piccone e cd frantumati!

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    6. Cominciamo esattamente... ORA!
      Vai. Lasciamo il buffet per ultimo, se no è un casino.
      Ti prego, frantumiamo insieme un altro sacco di cd (anche allevi, why not), la cosa mi esalta

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  5. No scusa ma la tizia scappata dal manicomio? Ma vengono tutti da voi? E poi... quella stola di topo morto... ma è uscita di casa conciata così davvero?? Dovevate farle provare una di quelle belle camicie con le maniche che si allacciano dietro, mi sa.

    A proposito di gente che disturba in biblioteca, da noi nella biblioteca comunale lavorava una tizia soprannominata "la strega": aveva le unghie rosse laccate, i capelli a caschetto che trasudavano severità e lo sguardo di una che non fa sesso da anni. In quella biblioteca non volava una mosca. Pensa che l'ho vista qualche mese fa e ancora mi incute terrore (anche fuori dalla biblioteca) xD
    Forse tu e collegaV dovreste tingervi le unghie di rosso e cominciare a fare "ssssssh" + tamburellare con le dita sulla scrivania...

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    1. Si vede che non conosci la gente che studia al conservatorio.
      Normali? Nemmeno uno.

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    2. Ti giuro che alla stola di topo morto mi sono messa a ridere da sola sul regionale veloce :D
      #collegaV gli da psicopatico obiettivamente è un'arma che già usa, ma la storia delle unghie sarebbe un'importante miglioria. ;)
      Sabato studiamo la cosa a tavolino!

      Più tardi leggo di Barcellona, sono indietro da Dio anche sugli altri blog ma leggo tutto :))

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    3. Gli occhi da psicopatico, volevo dire

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    4. @ Valeren: no, non ho mai frequentato musicisti o gente che va in conservatorio. Anzi sì, una ragazza ma la conosco da anni e mi trovo benissimo con lei (forse vuol dire che anche io non sono normale o.o)

      @ Trantor: scusa eh ma io me la immagino troppo rintanata nella sua cantina ad uccidere topi bianchi e attaccarli insieme uno per uno fino a formare quel coso morto che si porta appresso... brrrrr!
      Voglio vedere gli occhi da psicopatico di collegaV! :D

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  6. Ho sempre pensato che i migliori pazzi furiosi girassero per il conservatorio. Infatti sono scappata tempo zero. Poi li ho trovati in ospedale.
    I casi sono due:
    - o mi seguono
    - o la gente normale è in via di estinzione

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    1. Vieni da me. Nel mio corso almeno il 70% della gente si puo' definire folle o svitata. Compreso il sottoscritto.

      Gente che a sentir parlare di "margine di fase superiore a 75°" gioisce, tanto per intenderci. Gente che costruisce e poi perde un aereo automatico in direzione sud (stesso corso, ma un anno piu' giovane); se l'hai visto, sai a chi appartiene [lo stesso tipo ha speso circa 3000 euro da RS Components in 4 o 5 anni]. Gente che ha una cantina stracolma di roba "riciclata" e la usa per creazioni che il figlio di Mary Shelley e Stanley Kubrick ha mai nemmeno pensato di sfuggita. Gente che non ha paura di usare un simplesso e che sa benissimo che non e' un complesso musicale simpatico.

      Ok, sto degenerando.

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    2. @Astro: e non è un amplesso simultaneo con un uomo simpatico, vero?
      No, eh?
      Tu degeneri solo ora, io ho cominciato anni fa.

      @Julia: guarda, HAI FATTO BENE A VENIRE VIA. Nel 75% dei casi è gente così, nel 90% (insieme che contiene il precedente) è gente che si trova bene in quel mondo chiuso, vanitoso e autoreferenziale che di solito è il conservatorio italiano, solo un 10% è (forse) normale.

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    3. Sono dell'idea che la gente normale sia in via d'estinzione. Noi abbiamo fatto mettere una vetrofania all'ingresso "se non sono pazzi non li vogliamo!".

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    4. Essendo piu' giovane di te e avendo cominciato da ben prima di finire il liceo, mi sa che come eta' di degenero siamo praticamente pari.

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  7. Non posso fare a meno di pensare che se gente come UtontaBorgotavo andasse in giro in città tipo #città nota per ottima pizza,vulcano,ma anche monnezza# durerebbe 20 secondi trascorsi i quali probabilmente sarebbe seguita da codazzo di scugnizzi e curiosi o anche bersagliata di pernacchie (nella migliore delle ipotesi)

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    1. E forse le farebbe bene! Anche se un po' mi pento di quello che ho appena scritto, utonta Bovgotavo è in fondo solo un po' svitata ma è una brava persona. Utonta Foxing, invece, se lo merita.

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  8. Anche da te vedo che la normalità è merce più che rara... Ma oggi Murphy ce l'aveva su con te per il famoso parcheggio trovato a Milano?
    :-)

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  9. Fermi tutti!
    Ho realizzato solo ora
    .....................
    Sgancia subito il numero di cellulare di John Landis! ^_^

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    1. 347... No aspetta, di Landis sono po' gelosa.
      Posso darti Chabrol, al suo posto?

      No, eh?

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    2. Non è esattamente il mio registra preferito.
      Puoi chiedere a Landis il numero di Harold Ramis (Egon)? Sognavo di diventare uno scienziato come lui in Ghostbusters :-P

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    3. Ah! Harold Ramis era il mio preferito. In assoluto. :)
      Anche Murray ovviamente, ma quello va oltre Ghostbusters.

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  10. scusa ma non era meglio oscurargli il vestito invece che la faccia all'utonta bovgotavo?
    :)

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  11. Non capite.
    Voi non potete capire.
    Voi bavbavi non avete mai frequentato LA CLASSE. Quella classe.

    La classe di Arte Oscenica.

    (flashback: dissolvenza. L'inquadratura riapre in color seppia su una vecchia scuola media annessa al Conservatorio di una città di taglia media dell'Italia di mezzo a metà anni '90 del Secolo Scorso. Una Mamikazen coi capelli ancora neri e le tette ancora sode subisce un dettato musicale da parte di un sedicente insegnante - che alcuni anni dopo sarà promosso sedicente direttore di cons., ma questa è un'altra storia - che è stato pure incaricato di amministrare una sperduta sezione staccata del suddetto cons. e, com'è ovvio, invece di fare lezione se ne vanta.)
    prof (continuando un pallosissimo monologo sulle strabilianti migliorie adottate nella sperduta sezione distaccata) - ... e poi sai, Mamikazen, cos'ho fatto per ammodernare e migliorare la funzionalità della classe di Arte Oscenica?
    Mamik (nel sonno) - nooooo, proooof, cosa?
    Prof - ho fatto tappezzare le pareti con delle tende di velluto rosso lunghe fino al pavimento.
    Mamik (appunto mentale: ricordarsi di portare l'inalatore per l'asma alla classe di Arte Oscenica) - beeellisssimooooo!!! ma che idea geniale, prof...
    Prof (gonfiando come un tacchino il petto circonferenza 12 cm.) - e non sai il meglio.
    Mamik (sbattendo gli occhioni e prendendo appunti mentali per le scene comiche dei suoi prossimi 50 romanzi di formazione) - ommioddio, cosa? cosaaaaa?
    Prof - gli SPECCHI.
    Mamik - Aaaaaahhhhh! Meraviglioso. Lei è un genio.
    Prof - puoi ben dirlo. Specchi dal soffitto al pavimento. Dove non ci sono le tende, ovviamente.
    Mamik - ovviamente.

    Fine flashback.
    Ecco perché, ignovantoni che non siete altro, la povera Utonta non può NON vestirsi in quel modo. Ed ecco perché alla maggior parte dei cantanti lirici il cervello impiccia un po'.
    (ed ecco anche, se vogliamo, perché ho lasciato perdere canto lirico in conservatorio, ma questa è un'altra storia)

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    1. Ma... ma... A me più che una classe di arte scenica sembra un bo... Vabbè. Tende rosse e specchi, ma wtf...!?
      Comunque splendida l'arte oscenica! Mi sembra di vederti, e mi immagino altrettanto bene il tacchino sedicente prof - ne conosco vari, purtroppo!

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