venerdì 15 giugno 2012

Palline, cani, mia virtù, legno verde di Lecce

Cronistoria fedele di #concertoMaledettamenteComplicato con l'Altro Coro e #Pianista Pugliese

Come sapete oltre agli sparaventose dirigo anche L'Altro Coro, coro di paese, adorabili.

L'altro giorno avevamo in programma un concerto folle, composto da tre concertini itineranti in diverse location del centro storico senza fiume più concerto serale in teatro, organizzato da un coro con cui siamo amici e dal relativo direttore, il già noto #maestroBifono (quello dalla condotta morale <eufemismo>polifonica</eufemismo>).

Ad accompagnarci al pianoforte #pianistaPugliese, idolo dei commentatori (ma solo dopo #collegaV, ovviamente).


ore 14.30 

Io e #pianistaPugliese andiamo nella sede dell'Altro Coro per prendere l'occorrente.

Entrambi conosciamo quite bene la legge di Murphy, per cui decidiamo di prendere per sicurezza due copie di tutto.

2 leggii, 2 cavi jack-jack, 2 cavi jack-cannon, 2 microfoni, 2 triple, 2 Schuko, 2 prolunghe, 2  alimentatori, 1 ciabatta sola ma dibattiamo a lungo dell'opportunità di prender su 2 amplificatori mentre lui organizza al telefono una tournée in Puglia e io chatto su whatsapp con 4 coristi diversi contemporaneamente, e 1 pianoforte elettronico del peso di kg 17 arrotondati per difetto più custodia e treppiede e pedale e alimentatore.

Il primo che indovina la cosa fondamentale che ovviamente abbiamo dimenticato vince boh, il pizzino originale dell'utonto riciclone? Sì, ecco, quello.


ore 14.53

Guido io, quindi sono in riserva. Facciamo benzina al self service.

Siccome lui è un pianista serio dopo 1 minuto e 45 secondi è ancora lì che pintrulla delicatamente alla ricerca dei guanti per non sporcarsi di benzina; io invece non essendo una pianista seria taglio corto prendendo la pistola a mani nude con la stessa foga con cui lo farebbe Stallone.
(in questi casi di solito segue la locuzione "siamo in f*ttuto ritardo c*zzo".)

Grazie ad un'ulteriore saracca espressa in sua presenza scopro - dopo 10 anni di patente - come mai a volte la pistola eroga benzina a singhiozzo:

"non devi spingerlo fino in fondo, tiralo un po' fuori"
"non è nella mia natura"
"è indubbio che tu sia fatta per ricevere, noi per dare, ma adesso tiralo un po' fuori"
"funziona! Nessuno mi aveva mai detto che andava lasciato un po' fuori!"
"ma ora ci sono io"
"è che non mi veniva proprio spontaneo, sai?"
"immagino."
"no words to thank you"
"ok"
"ok"


ore 15.03

Io e #pianistaPugliese in auto parliamo di uomini, di donne, e delle due cose insieme.
Raro trovare una persona con cui ci si capisce così al volo, nonostante lui abbia 26 anni e abbia già vissuto da mezzo hippy, mentre io ne ho 28 e sono ancora quella che in pub ordina acqua minerale.

Ma le nostre idee su come debbano funzionare le relazioni sono le stesse, semplici, chiare, franche, maledettamente semplici.


ore 16.34

Stiamo facendo le prove nella prima location, strada del centro molto frequentata.

Mentre #pianistaPugliese suona una tizia vestita di verde lo riconosce e gli si appiccica sbavando e corredando il tutto con urletti da furetto in calore.

(E' superfluo dire che lui continua comunque a suonare con la testa girata di 180 gradi ridendo con la tipa senza sbagliare un attacco.)

A pezzo finito: "chi era la figa di legno verde?"
"proprio una figa di legno verde."
"sa proprio di figa di legno"
"ed è verde"


ore 16.47

Mentre stiamo cantando e suonando davanti ad una quarantina di persone il sostegno del pianoforte elettronico cede.
Il pianoforte elettronico rovina per terra.
Il pianoforte elettronico pesa 17,4 kg.
Io rimango con le mani a mezz'aria, il coro rimane a bocca aperta, il pubblico rimane ammutolito, #pianistaPugliese controlla di avere ancora i piedi, raccoglie il pianoforte elettronico, se lo sistema sulle ginocchia, occhiolino e riprende a suonare.
Finiamo il pezzo come se niente fosse, dopodiché ci accartocciamo dalle risate sull'asfalto.
Applausi.


ore 16.51

#maestroBifono cerca in ogni modo di barattare un suo ipotetico aiuto fra i tenori nel mio coro con qualcosa che potrebbe essere identificabile con la mia virtù, ma io no.


ore 16.58

#pianistaPugliese si accorge di aver dimenticato il vestito da concerto in auto.

Corriamo a prenderlo e lui si cambia lì, così, all'aperto, in circonvallazione, mentre io mi pettino negli specchietti, chatto su whatsapp con uno sparaventose e una signora della città-bene inorridisce.


ore 17

Dopo che hanno sbagliato il mio cognome sulla gigantesca locandina che da mesi tappezza la città iniziano i tre concertini sparsi nelle tre location del centro storico.

15 minuti di concertino, 20 minuti di spostamento cavi pianoforte borse leggii coristi fra una location e l'altra.

Se non trovo concerti maledettamente complicati non son contenta.


ore 18.31

Finiti i concertini itineranti e in attesa di quello serale in teatro andiamo a rilassarci nella sede del coro che insieme a #maestroBifono ha organizzato tutto.

Disgraziatamente la sede contiene questo.

#maestroBifono cerca in ogni modo di barattare la possibilità di buttarcisi con qualcosa che potrebbe essere identificabile con la mia virtù, ma io no.

Filmo #pianistaPugliese che ci si tuffa e urla "che figata", fotografo tutti i locali cani mascotte del coro ospite mentre #pianistaPugliese parla con loro in dialetto leccese, e con loro intendo i cani, #pianistaPugliese scova un pianoforte a coda e ci suona tutti i temi western di Morricone.

Le foto di me e #bassoFausto sommersi dalle palline che ridiamo ebeti col sottofondo di Per un pugno di dollari no che non ve le mostro.

E il video, il video del tuffo lo volete vedere?


ore 20.23

La mia ansia è incommensurabile. Siamo in teatro, proviamo l'acustica.

Nessuno aveva detto al fonico che avevamo un pianoforte elettronico, dei solisti e della necessità di amplificare l'uno e gli altri.
Mancano i cavi, mancano le prolunghe, in teatro non ci sono leggii.

Indovinate chi è l'idiota che aveva fatto presente a #maestroBifono di tutte queste necessità in dicembre.

Vabbè. Fortuna che io e #pianistaPugliese ormai siamo a cena da Murphy quasi ogni sera. 


ore 23.00

Concerto finito, tutto bene.
Guadagno economico pari a zero (anzi, ci ho perso di parcheggio), guadagno nominale pari a 1 (mazzo di gigli).

Mai visti coristi così stremati.
E soprattutto coristi che rinunciano al buffet.
Ma infatti questi non sono mica gli sparaventose, eh.


ore 23.46

#bassoFausto si scuote la camicia e ritrova una delle palline infilata nel bavero.


ore 00.12

Buffet.

#maestroBifono cerca in ogni modo di barattare una tartina alle olive con qualcosa che potrebbe essere identificabile con la mia virtù, ma io no.

Ebbri di patatine (io), ciliegie (io), cani (io), strudel (io), lambrusco (lui) andiamo a casa.

E per un po' concerti complicati basta.

45 commenti:

  1. > mentre #pianistaPugliese parla con loro in dialetto leccese, e con loro intendo i cani

    Mi ricorda il basso solista del coro con il quale cantai in Italia...
    Una buona quindicina di anni fa cantammo il Requiem di Mozart. Lui era il basso solista. Soprano e Tenore (sposati, se non ricordo male) venivano da Krante Cermania e parlavano tedesco e inglese.
    Il basso solo italiano e piemontese.

    Ho passato un'ora molto istruttiva a vedere quei tre parlarsi in tedesco (S+T) e piemontese (B).
    E pareva proprio che si capissero...

    Fossi riuscito a sapere come si fa, mi sarei risparmiato molto tempo e molti soldi spesi in corsi di tedesco...

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    1. Ehilà, ciao Luca :D

      Non è che ci voglia molto a capirsi, se si parla piemontese: secondo una mia personale ed esclusiva teoria, il piemontese è la lingua base, proveniente direttamente da Atlantide, e la capiscono in tutto il mondo, isole pedonali comprese... ;)
      La teoria nasce e si sviluppa dal fatto che appena arrivato qua in Serbia ho sentito un collega locale, che ha enormi difficoltà a parlare italiano e col quale parliamo inghilterrese tutti (visto che noi italici abbiamo enormi difficoltà a parlare serbo) imprecare e bestemmiare in piemontese doc al telefono con una ditta ungherese! Epico! :D

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    2. I miei colleghi, da che mi conoscono, bestemmiano benissimo in italiano... Ho addirittura creato una paginetta su Internet con le mie bestemmie preferite (e la relativa traduzione in tedesco).

      Prima o poi dovro' metterci anche gli MP3 con la pronuncia, pero'...

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    3. Questo dimostra che le radici indoeuropee funzionano ancora.
      E avete notato come certi slang friulani siano praticamente identici allo spagnolo?

      Bellissimo, il glossario di bestemmie!

      @mk66: allora ci hanno fatto mangiare fuffa per anni, altro che toscano! E' il piemontese, l'origine di tutto. Io sono piemontese, in fondo, quindi parlo la lingua originale.
      L'Ursprache. Mi piace.

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    4. Non conosco ne' il friulano, ne' lo spagnolo...

      In compenso bestemmio veramente tanto (complici gli studenti in ufficio che mi rendono grama la vita).

      Comunque, anch'io sono piemontese di nascita (oh, basta la'!), con ascendenze venete (cio'!).
      In compenso, l'unico dialetto con il quale me la cavo abbastanza bene e' quello sassone (nu! [che, nella zona di Dresden e Meißen vuol dire "si"]).

      Ach, die Ursprache! So ein Mist! :D

      Arvedsi/Grüße

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    5. Dai, piemontese anche tu! Io cmq di ascendenza lontana.

      Ein Mist, aber warum??

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    6. Warum ein Mist? Naja, je mehr ich versuche, diese Sprache zu lernen und mich zu verbessern, desto mehr merke ich, daß es verdammt schwer ist...
      Deutsche Sprache, schwere Sprache...

      Und mein Schwiegervater schreibt alle meine Fehler in einem Heft... Früher oder später sollten auch die Unterrichten anfangen.
      Und meine Frau ist Sprachlehrerin (Deutsch für Ausländer, sogar!) und sie lehrt mir nie...

      Also, ein Mist! :D

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    7. Alle deine Fehler in einem Heft?! Aber das ist unerträglich!
      Ja, unbedingt ein Mist, einverstanden ;)

      Ich habe fast alles vergessen, vor allem den Wortschatz. Aber ich liebe die deutsche Sprache.

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    8. Der Sinn der Sache ist, daß er später mir unterrichten soll (obwohl er Chemiker ist, aber meine Frau, Deutschlehrerin mit Abschluss beim Goethe Institut macht das nicht...).

      Aber jedes Mal, daß ich mit ihm spreche, habe ich immer Angst, daß er was in den Heft einträgt... :(

      Ich liebe auch die deutsche Sprache, allerdings ist es ja etwas schwer...
      Wenn du sie vergessen hast, kann ich dir nur empfehlen, hierher zu kommen, und eventuell ein Kurs zu besuchen. Die Tudias (http://www.tudias.de/) organisiert AUSGEZEICHNETE Deutschkurse für den Sommer.

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    9. Es wird immer schwieriger!
      Kaufe einen Heft für alle meine Fehler, Luca :)

      Es würde wirklich wunderbar, in Dresden zu kommen!
      Aber nein, keine Kursen: nur Musik (Dresden Verein?), Stadt und Kunst.
      (ja, pessimo tedesco.)
      :)

      Hai riempito il quaderno, immagino ;)

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    10. Vieni a Dresden, vieni! Anche senza corsi c'e', sopratutto in estate, una MOLTITUDINE di concerti...
      Ogni tre mesi ricevo una rivista con tutti i concerti in Sassonia giorno per giorno. E' bella spessa... :D

      Quaderno? Io? Mavva'!

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    11. Ci penso, decisamente! Vediamo cosa posso fare. Intanto grazie :)

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  2. Aaaah, ecco cosa c'entrava la vasca delle palline con il concerto, non riuscivo a trovare un collegamento :D


    PS: gnègnè io ho visto il video evvoi nòòò evvoi nòòò! xD

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    1. Mika, are you sure? Really sure? ;)

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    2. I'm not sure of anything, not even to be here to write this response in this moment: here is all relative! ;)

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    3. Alles ist verdammt relativ, genau!
      Also, bist du ein Hologramm?
      Ein Hologramm aus plutonio186 gemacht?

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    4. Yes, it's probable!
      I'm not here: I'm out of everything, but I read your questions and I write my answers! And my answers are here, but I'm not here: I'm out of everything!
      It's probably that I'm a hologram, or not?
      But one thing is real: I'm not made with plutonio186, because plutonio186 don't exist!

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    5. Le tue risposte sono qui, mentre tu sei scritto nel vento e nell'acqua che scorre veloce.
      Forse esistiamo solo se qualcuno ci sta sognando.

      La luna del persiano e gli ori incerti
      tornino dai crepuscoli deserti.
      Oggi è ieri. Tu non sei che gli altri
      il cui volto è di polvere. Sei i morti.
      (Borges.)
      (Mi hai provocata.)

      E' tutta un'immensa finzione.
      Tranne i buffet, ovviamente.

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    6. Eh vabbè, allora io vi cito Rilke (visto pure che qualcuno si è messo a scrivere in tedesco sopra <3):

      Siehe, ich lebe.
      Woraus?
      Weder Kindheit noch Zukunft werden weniger
      Überzähliges Dasein entspringt mir im Herzen

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    7. Tu sì che il tedesco lo sai :-*
      Grazie per Rilke :)

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    8. :)
      Devo essere sincera, questa poesia mi fa sempre venire da piangere...

      Sì vabè, comunque vedo che anche voi il tedesco lo sapete bene (forse anche meglio di me q.q)!

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    9. Mah, Luca è bilingue a questo punto, io mi sono esaurita e avete letto il mio massimo (lasciamo perdere il tedesco parlato, riesco a malapena a farfugliare "nur ein wenig" a qualsiasi cosa)

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    10. Ma non è vero, vi ho sentiti "parlare" l'altra volta e non era così indecente come vuoi farci credere!

      Io non mi esprimo, quando devo parlare qualche lingua straniera davanti a gente che conosco mi emoziono ed ho le proprietà linguistiche di uno scaldabagno u_u

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    11. Più che parlare il nostro dialogo era una cosa così:

      "Ich liebe die deutsche Sprache"
      "ja. Ich..."
      "du erinnere... erinnerest... erinneren..."
      "nur ein wenig"
      "ja, genau. Aber..."
      "unmöglich"
      "wunderbar"
      "Kartoffeln"
      "unerträglich"
      "Zimmer?"
      "ich habe zwei Hände"
      "ich habe Musikwissenschaft gelernt"
      "für die Leute des Südtirol!"
      "ja, genau."
      "genau."

      Basta.

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    12. Ahah.
      Ma sai che io, anche dopo anni che non lo parlavo seriamente, ho scoperto andando a Berlino che sono in grado di esprimermi e lanciarmi in conversazioni con gli autoctoni? Sono commossa.
      Certo, poi mi credevano una tedesca e mi attaccavano le filippiche in tedesco dove, ovviamente capivo la metà delle cose ><


      Sigh.

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  3. Vi siete dimenticati i libri dei canti??
    Sto ancora pensando a #bassoFausto che ha suonato tutto il tempo con la pallina nella camicia.
    E poi non capisco cosa ci sia di scandalizzante in uno che si cambia in circonvallazione...

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    1. Eh eh no! Non erano gli spartiti. Qualcosa di molto più grave.

      Beh dipende, il sosia di Max Gazzé a torso nudo con petto villoso e una sciroccata agitata che si trucca negli specchietti non sono una coppia così raccomandabile!

      Rolling on the floor laughing per la pallina nel colletto

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    2. Ah beh, se è il sosia di Max Gazzè io cercherei altre palline nei capelli...

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  4. Trantor, non avrei mai creduto di doverlo dire a nessuno, tanto meno a te visto che, in fondo, nemmeno ti conosco, ma oggi, leggendo questo tuo post mi sono dovuto ricredere: è successo qualcosa di strano e incredibile, qualcosa che va al di là di ogni logica!

    Ho sempre apprezzato moltissimo i tuoi post divertentissimi, e lo sai bene, ma con questo hai scalato di colpo la vetta della mia classifica personale, giungendo quasi al punto di farmi rileggere la frase dieci volte, con le lacrime agli occhi dall'emozione e con una espressione da personaggio di fumetto manga o di cartoon, quando hanno quegli occhi enormi e luccico-tremolanti ( O_O ) solo per aver scritto correttamente (tu che non sei di fatto "addetta ai lavori") un termine che il 95% degli "addetti ai lavori" sbaglia 9 volte su 10!

    PS: parlo della schuko, ovviamente... ;)

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    1. Ma carissimo.

      E io ti giuro - GIURO - che quando sono arrivata alla fine del commento sono scoppiata a ridere sonoramente.
      ;)
      Confessione di una mente pericolosa: sono stata tentata di scrivere "shuko" à la giapponese, poi come mia abitudine ho controllato e ho visto che era à la tedesca - anche se è ovvio, visto che la chiamiamo anche "tedesca", giusto?
      A quel punto ho dovuto mettere la maiuscola.

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    2. Schuko è giusta, ma Cannon no... :-(

      Va bene, sorvolerò se mi promette che la prossima volta invitate anche me nella vasca con le palline. Così faccio BAZINGA!

      PS: Per chi non conoscesse "The Big Bang Theory" http://youtu.be/R60aESn3ILI

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    3. Vacca boia, Cannon!
      Correggo subito!
      Ho anche googlato, ma mi sono fidata della lectio facilior, così facilior da avere migliaia di risultati.

      Grazie Fabio13 ;)

      Sì, farai parte anche tu della vasca delle palline!

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  5. Io stavo cascando dal ridere nel leggere "#pianistaPugliese suona una tizia vestita di verde" (poi ho letto anche il resto della frase). E comunque mi sto immaginando gli sparaventose con la vasca delle palline...

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    1. AAHAHAH
      Rileggendo me n'ero accorta anch'io ma ho lasciato tutto così

      Pure io ho davanti agli occhi lui che se la suona con la stessa foga con cui esegue Un americano a Parigi.

      Poi, una serie di convulse forme umane tipo girini impazziti che ridono come idioti e sgusciano fra le palline, sì, quello faccio ancora meno fatica a immaginarmelo.

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  6. > 1 pianoforte elettronico del peso di kg 17 arrotondati per difetto più custodia e treppiede e pedale e alimentatore.
    > Mentre stiamo cantando e suonando davanti ad una quarantina di persone il sostegno del pianoforte elettronico cede.

    Sono questi i momenti in cui capisco e apprezzo la scelta del nostro direttore di fare il più possibile brani a cappella, specialmente quando si fanno concerti in giro per città (sì, l'abbiamo fatto anche noi, a Venezia, un paio d'anni fa). :)
    Ovviamente si celia: lo so che ci sono una moltitudine di fattori diversi da considerare. Comunque mi sono accorto che i nostri concerti non sono mai così drammatici e pieni di buffe disavventure: dov'è che sbagliamo?

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    1. Già, infatti di solito cerco di semplificarmi la vita...

      (Silenzio)
      (Risate)
      (AHAHAHAHA.)

      No, seriamente. Con gli sparaventose confesso che è bellissimo cantare a cappella (o al limite, con l'organista ma su di un organo già presente, senza dover portare la tastiera).

      Ma con L'Altro Coro non è possibile... A cappella praticamente non abbiamo pezzi!

      "dov'è che sbagliamo", ma lol ;)
      Ma no, sono sicura che le assurdità succedono anche da voi :) Chiedi al tuo direttore!!!

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  7. siamo sicuri?? non è che tra un paio di settimane sarai alle prese con un concerto super-mega-ultra-DAIFAAAAAAAIGO-complicatissimo?!? XD
    Comunque,#pianistapugliese è un mito, ha tutta la mia stima e i miei applausi per aver suonato con un piano da 17kg >(per difetto) sulle ginocchia! :)

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    1. Bravo, già mi conosci. Tra due settimane sta' sicuro che il concerto daifaigooo-fottutamente-complicato me lo trovo, altrimenti non sarei io!
      :)
      Convengo, #pianistaPugliese è un idolo. Per quello e perché è una brava persona (dettaglio non trascurabile).

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    2. un... mazzo di gigli? ma... eri morta???
      a noi sabato, bassa marca: 1 libro di storie della bassa marca (50 coristi: "hm.") + 1 piatto di vetro col logo del coro ospitante vergato in oro similzecchino (50 coristi: "hm".) + 1 cesto di specialità gastronomiche e vino (50 coristi: "OOOOOOOOOOHHHHH!!!").
      quanto alla cosa che vi siete scordati non saprei, l'elenco è potenzialmente infinito... verificare se ci fossero prese di corrente in loco, e se fossero in grado di reggere il carico? oppure le luci, per leggere le parti, dirigere e suonare (anche se sono sicura che tu dirigi anche al buio e il pianista pugliese suona anche in cripta, of course)?
      ma giusto così per dirne due che in genere non vanno proprio lisce lisce ("capo, ma non si può avere una scheda tecnica dello spettacolo che questi americani vogliono portare nel nostro teatro? sai, non è che l'impianto regga granché..." "portano solo quattro proiettori." "sì, beh, proiettori... come?" "proiettori." il che spiega anche perché non devi meravigliarti del fatto che maestrobifono abbia ignorato le tue richieste tecniche: sei tu che sei un maestro strano!!! e del resto, tu hai ignorato le sue, di richieste. la prossima volta sii un po' più condiscendente, che diamine)
      quello però che mi preoccupa davvero è che questi tuoi coristi (non gli sparaventose) non mangino. sabato scorso a fine rassegna (ore 24.00) c'è stata la cena (tre cori in una scuola) e c'è chi ha avuto il coraggio di farsi primo, secondo, contorno e DOPPIA FETTA di torta ALLA PANNA. (per inciso, nel pomeriggio avevamo già avuto una merenda a base di pane e lonza e vinello). ma è normale, i coristi hanno un frantoio al posto dello stomaco.

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    3. Gigli e rose, sì in effetti il dubbio che mi considerassero morta viene (ero devastata dalla stanchezza, per cui tutto può essere) :)

      1 cesto di specialità gastronomiche e vino (50 coristi: "OOOOOOOOOOHHHHH!!!")
      Uguale i miei, le targhe le fonderebbero immediatamente con immenso disprezzo, mentre i cesti gastronomici riscuotono sempre enorme successo ;)

      il che spiega anche perché non devi meravigliarti del fatto che maestrobifono abbia ignorato le tue richieste tecniche: sei tu che sei un maestro strano!!! e del resto, tu hai ignorato le sue, di richieste
      Vero, non avevo considerato la cosa dal suo punto di vista! Anche se qui c'è un vizio di fondo. Se le sue richieste erano quelle, e anche ammettendo che io volessi lontanamente accettare (sai no), perché organizzare tutto questo assurdo e folle giro con concerti e manifesti? Che copertura del cazzo è? Non poteva semplicemente portarmi a cena fuori in un'altra provincia?

      quello però che mi preoccupa davvero è che questi tuoi coristi (non gli sparaventose) non mangino.
      Già. Anche io infatti mi sono un attimo agitata, come una madre che vede il figlio saziarsi con un'insalata.
      Gli sparaventose invece godono di OTTIMA SALUTE: l'altra sera alla cena del coro è stato tutto spazzolato via alla velocità dei neutrini (circa 3 erbazzoni, patatine, teglia enorme di pasta con i broccoli, insalata di riso, n. 2 tortini salati biologici, patatine, vino, patatine, vino, spiedini di frutta, n. 2 torte, vino.)

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    4. non sai quanto ciò mi rincuori :)

      stasera a fine consiglio direttivo sono passata davanti alla bacheca del coro dove teniamo gli oggetti ricevuti alle rassegne e ho pensato "devo fare una foto e mandarla a trantor". giovedì lo faccio.

      se ti avesse "semplicemente portato a cena fuori in un'altra provincia" non sarebbe un direttore di coro kosher, che diamine! "semplicemente" e "direttore di coro" non esiste :D

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