L'altro, pessimo, è che un pomeriggio su due viene in biblioteca #maestroIntolleranza70, un deficiente.
Maschio, bianco, ultrasessantacinquenne, burbero, ex compositore in pensione, convinto di essere stato ad un certo punto famoso come Stockhausen, sgarbato e improvvisamente accomodante solo con la nipotina, una pestifera cinna del c. con la faccia di quella che ti ha sempre invariabilmente fatto un dispetto ma riesce a farla franca correndo sotto la gonna della mamma.
Ogni volta la stessa storia, lui entra con fare melodrammatico e vocione urlando "cari giovani amici!" a me e collega, un misto di scherno, superiorità e qualcos'altro di fastidioso che nella sua testa vorrebbe essere irresistibile ironia, poi si siede nella postazione per la ricerca sul catalogo online della biblioteca; la nostra unica difesa com'è ovvio è ignorarlo, escogitando ogni possibile occupazione inutile pur di lasciarlo nel suo brodo.
Dopo 10 minuti comincia ad agitarsi, stringe gli occhi, sbatte nervosamente il mouse sul tappetino e borbotta improperi in mezzo tedesco.
Il tutto avviene come nella commedia dell'arte, solo che qui nessuno ride.
Canovaccio #1
"signorina! Ma insomma, qui ho scritto 'Furtwaengler' e non si trova niente di niente, è mai possibile che in una biblioteca di conservatorio non ci siano cd diretti da lui?!"
"maestro. Furtwängler si scrive con la Umlaut, e quindi nel catalogo deve semplicemente inserire Furtwangler, senza e, perchè il carattere è quello, [come ti ho fottutamente e quotidianamente spiegato da aprile a questa parte]" "ah! Lei signorina forse non sa che le Umlaut si trascrivono co..."
"so perfettamente come si trascrivono le Umlaut senza caratteri speciali, ma questa non è una lettera forbita scritta a mano, è un catalogo automatizzato. Se lei inserisce una vocale di troppo il computer non trova niente" "ma come!"
"si fidi.""ma i..."
"si fidi e basta.""m..."
"e basta, ho detto." Canovaccio #2
"SIGNORINA! Non è possibile che in questa biblioteca manchino spartiti del quaderno di Anna Magdalena Bach, dio santo!"
"ma come ha cercato?"Guardo, e nel campo titolo ha scritto un'accozzaglia di roba tipo "spartito pianoforte del libro di anna magdalena bwv bach edizione henle".
"maestro, il campo titolo è fatto per cercare parole che effettivamente si trovano nel titolo del libro catalogato. Nessun libro ha sul frontespizio un titolo fatto di tutte queste paro..."
"lei si sbaglia"
"no. Il punto è che questo non è google."
"ah."
Canovaccio #3
"signorina, santo cielo! Com'è possibile che qui non ci siano i libri di estetica musicale di Pippo Braccobaldo?!"
"vediamo subito, mi faccia cercare. Braccoba...""B-R-A-C-C-O-B-A-L-D-O P-I-P-P-O, un mio caro amico compositore di quando ero famoso in tutta Europa come Stockhausen, ha capito, signorina?"
"sì, ho capito""allora c'è?!"
"è sicuro del cognome? Qui abbiamo Ciccio Marcovaldo, non Pippo Braccobaldo""se le dico che è Pippo Braccobaldo è Pippo Braccobaldo, il grande Pippo Braccobaldo!, e sappia che io ho conosciuto Pippo Braccobaldo, abbiamo studiato insieme io e Pippo Braccobaldo, e le assicuro che lui si chiama Pippo Braccobaldo, Braccobaldo, d'accordo?!"
"...d'accordo. [vado a scaffale] Uhm, vediamo un po', forse il libro è questo?""ma sì, eccolo! Glielo dicevo, io, che era Pippo Braccoba..."
"allora perchè sulla copertina c'è scritto Ciccio Marcovaldo?""AH. ehm. uhm, sì. Braccobaldo, Marcovaldo. Beh."
"forse ha cambiato nome dopo averla conosciuta, maestro.""sgrunf."