sabato 28 maggio 2016

Scuole di suore, ville venete, chiasso, acciughe, unghie di Fendi. Necessariamente in quest'ordine

Ogni tanto commetto degli errori. Ad esempio, andare a sentire un concerto, fare le foto e alla fine infilarmi al ristorante con i musicisti.
Pessima idea, a volte.

Siamo io, Flautista e i suoi genitori veneti, Organista, Percussionista, Violoncellista #2, la Dama Fiamminga e una tizia che stava sui coglioni già a mio nonno nel ’37. 

La Flautista si lamenta del moroso, da poco divenuto fidanzato. Dà la colpa tutta seria all’Organista, che per un caso tempo prima li ha fatti incontrare. 
Non dice che solo 3 mesi fa veniva a sfogarsi da noi in biblioteca perché non lo amava più, lui la tradiva e disprezzava pure il suo essere musicista, pretendendo che stesse a casa a stirare. 
Non dice che a marzo aveva platealmente annunciato di averlo lasciato, che si stava guardando intorno scopando intorno gente e che per circa 2 ore ha fornito a me e #collega sufficiente documentazione per la tesi di dottorato dal titolo "La sindrome che porta gli utenti a vomitarti addosso piangendo disgrazie amorose perché tanto sei al front-office di una biblioteca e per le prossime 8 ore non puoi andare in un cazzo di nessuna parte". 
No, non lo diciamo, quello.

I suoi genitori, più veneti di una villa veneta, le danno ragione, “tutta colpa di Organista, che disastro, e ora si dovranno pure sposare, povera cara”.
Per qualche minuto accarezzo l’idea di accartocciarle la Napoli in faccia, solo che poi è la pizza migliore della città e pare brutto nei confronti delle acciughe.

Il padre, più veneto di un comizio di Zaia, cambia discorso. Non perde occasione per “ah io se viene ad un colloquio un ragazzo con il piercing o un tatuaggio non gli rivolgo neanche la parola, così impara”, lui e la sua camicina azzurra residenti a Belluno.

La madre, immaginate voi quale bijou possa essere, si schiera dalla parte delle scuole di suore.
Anche la Dama Fiamminga, dall’alto del suo perfetto chignon biondo, delle grinze lampadate a 42 anni e soprattutto della sua borsetta di Fendi è orgogliosa di aver mandato la figlioletta dalle suore. Lei, che è divorziata da un stalker violento e che attualmente si fa tradire dall’attuale compagno che si pare si spazzoli le allieve.

Poi le unghie. 
Eh, dalle suore sì che sanno tenere la disciplina, "niente smalto sulle unghie delle ragazzine", dice la borsetta di Fendi con il suo secco clac mentre 10 dita smaltate di rosso la chiudono nervosamente.

Il Violoncellista #2 invece è bello, racconta aneddoti, finge un basso profilo, finge di ignorarmi e vuole tantissimo le mie foto. 
La moglie, quella che stava sul cazzo a mio nonno già nei tempi antichi, ci tiene molto a far sapere che risiede nei pressi di Bellinzona, e nel frattempo mi odia. 
L’Organista, che è quasi un fratello per me, se la ride e ordina un’altra pizza.
Percussionista mi strizza l’occhio, anche lui capisce, ma che ci vuoi fare, d'altra parte è il compagno della Dama Fiamminga e così va il mondo, fra un'allieva e l'altra.

Tutto di colpo non so cosa sto facendo lì, che nemmeno ho preso la pizza perché avevo cenato a casa.
Ho un abito troppo elegante, sono passati 65 minuti e qualcuno a capotavola mi odia ancora, dall’alto del piano regolatore di Chiasso.


Non faccio come Flautista, scelgo di andarmene. Ora ho fame e un discreto numero di foto da sistemare.
Almeno le foto si fidanzano raramente, e comunque non a Mendrisio.