mercoledì 30 aprile 2008

Sbaraglio

Ieri sera, nel mio paesino, si è svolta la Corrida.
Da mesi non ridevo così di gusto, in continuazione, ovvero per circa 2 ore e mezzo.

C'erano: un Renato Zero con parrucca; due Celentano, di cui uno pazzo; una Mina, vagante; uno che ha cantato la canzone del parmigiano-reggiano (pa pa pa pa parmigiano re re re re re re reggiano pa paaaa...), ma senza caschetto biondo, nè costume da cetriolo; uno che ballava la disco-tunz su Another Brick in the Wall, con sulla maglietta un punto interrogativo (appunto); un Jannacci; una barbie (non mi ricordo la canzone ma vi assicuro che era barbie); il presentatore che ha raccontato barzellette sconce per tutta la sera.

Bilancio: causa fischietti portati dal pubblico, sarò sorda per circa 13 giorni; mal di gola per il gran ridere; voglia impellente di riascoltare Another Brick in the Wall.

Meraviglioso.

Ogni sei mesi

Me n'ero dimenticata.

Quanto è bello sentire l'acqua calda sulla testa, le mani di un altro che ti lavano i capelli, ti massaggiano, ti pettinano? Stare lì, passivi, al calduccio, mentre vieni 'manipolata' dolcemente (almeno, si spera), avvolta in nuvole di spray che accarezzano i capelli...

Me ne dimentico sempre; forse dovrei andare dal parrucchiere più spesso di due volte l'anno  

martedì 29 aprile 2008

Le correnti dello spazio

Ho appena divorato Le correnti dello spazio di Asimov; come mi capita sempre per i libri divorati in 1-2 giorni, non so resistere al senso di vuoto che mi attanaglia subito dopo averli finiti. Vorrei ricominciare, esserci ancora dentro, non sapere come va a finire. Ehh.

Comunque, non è il mio libro preferito in assoluto di Asimov, però mi è piaciuto tanto lo stesso. Peccato non aver approfondito di più i personaggi... Ma bello.

Ora sigh che mi rimane? Ormai ho letto quasi tutto di Asimov... Ma no, il moroso mi ha regalato ieri La fine dell'eternità. Mi mancava. Anche se ancora per poco: ora spengo il pc e clic, accendo la lampada del comodino.
Chissà se riesco furbescamente ad andare avanti fino alle 3 a leggere come l'altra sera.
Peccato invece l'effetto collaterale occhiaie-mal di testa-fuori come un balcone del giorno dopo.

Ma ci dev'essere un prezzo da pagare.

pc-generation

Scuola di musica. Lezione di pianoforte con bimba diligente alle prime armi.

Io: "guarda, lì c'è una nota ribattuta: questo significa che devi rischiacciare il tasto."
Bimba diligente: "ok.. Lo ri-clicco."

lunedì 28 aprile 2008

Scelte

Ecco. Ce l'ho fatta: anche io ora ho il mio blog!

Interessante il momento della scelta dell'URL: da buona asimoviana, provo con "Neanche gli Dei", che poi sarebbe il titolo.
Geniale, mi dico: è uno dei miei libri preferiti, ed il significato dell'intera frase si adatta perfettamente ai tempi di oggi.
Ma anche no, l'URL non è disponibile. Legge di Murphy docet. Delusione. Dato che non mi fido delle macchine, addirittura riprovo ("non è possibile... DEVE essere libero!").

"Trantor", mi dico: ma certo, è sempre stato il mio nick! Ma anche qui cado male, URL già preso.
Quindi, parte la ridicola quanto sterile ricerca nei siti dedicati alla fantascienza, a caccia di un nome evocativo che non sia già stato preso. Lo so, è un po' patetico, ma tant'è.

Quasi per sbaglio o per il gusto di provare a vedere se la legge di Murphy funziona, digito "plutonio186". Sì, Murphy funziona: ebbene sì, è libero.
A volte in effetti so essere pesante, come il plutonio186.
In più non esiste: mi piace.