Cronistoria fedele di #concertoMaledettamenteComplicato con l'Altro Coro e #Pianista Pugliese
Come sapete oltre agli sparaventose dirigo anche
L'Altro Coro, coro di paese, adorabili.
L'altro giorno avevamo in programma un concerto folle, composto da tre concertini itineranti in diverse location del centro storico senza fiume più concerto serale in teatro, organizzato da un coro con cui siamo amici e dal relativo direttore, il già noto
#maestroBifono (
quello dalla condotta morale <eufemismo>polifonica</eufemismo>).
Ad accompagnarci al pianoforte
#pianistaPugliese,
idolo dei commentatori (ma solo dopo
#collegaV, ovviamente).
ore 14.30
Io e
#pianistaPugliese andiamo nella sede dell'Altro Coro per prendere l'occorrente.
Entrambi conosciamo quite bene la legge di Murphy, per cui decidiamo di prendere per sicurezza due copie di tutto.
2 leggii, 2 cavi jack-jack, 2 cavi jack-cannon, 2 microfoni, 2 triple, 2 Schuko, 2 prolunghe, 2 alimentatori, 1 ciabatta sola ma dibattiamo a lungo dell'opportunità di prender su 2 amplificatori mentre lui organizza al telefono una tournée in Puglia e io chatto su whatsapp con 4 coristi diversi contemporaneamente, e 1 pianoforte elettronico del peso di kg 17 arrotondati per difetto più custodia e treppiede e pedale e alimentatore.
Il primo che indovina la cosa fondamentale che
ovviamente abbiamo dimenticato vince boh, il
pizzino originale dell'utonto riciclone? Sì, ecco, quello.
ore 14.53
Guido io,
quindi sono in riserva. Facciamo benzina al self service.
Siccome lui è un pianista serio dopo 1 minuto e 45 secondi è ancora lì che pintrulla
delicatamente alla ricerca dei guanti per non sporcarsi di benzina; io invece non essendo una pianista seria
taglio corto prendendo la pistola a mani nude con la stessa foga con cui lo farebbe
Stallone.
(in questi casi di solito segue la locuzione "siamo in f*ttuto ritardo c*zzo".)
Grazie ad un'ulteriore saracca espressa in sua presenza scopro -
dopo 10 anni di patente - come mai a volte la pistola eroga benzina a singhiozzo:
"non devi spingerlo fino in fondo, tiralo un po' fuori"
"non è nella mia natura"
"è indubbio che tu sia fatta per ricevere, noi per dare, ma adesso tiralo un po' fuori"
"funziona! Nessuno mi aveva mai detto che andava lasciato un po' fuori!"
"ma ora ci sono io"
"è che non mi veniva proprio spontaneo, sai?"
"immagino."
"no words to thank you"
"ok"
"ok"
ore 15.03
Io e
#pianistaPugliese in auto parliamo di uomini, di donne, e delle due cose insieme.
Raro trovare una persona con cui ci si
capisce così al volo, nonostante lui abbia 26 anni e abbia già vissuto da
mezzo hippy, mentre io ne ho 28 e sono ancora quella che in pub ordina acqua minerale.
Ma le
nostre idee su come debbano funzionare le relazioni sono le stesse,
semplici, chiare, franche, maledettamente semplici.
ore 16.34
Stiamo facendo le prove nella prima location, strada del centro molto frequentata.
Mentre
#pianistaPugliese suona una tizia vestita di verde lo riconosce e gli si appiccica sbavando e corredando il tutto con urletti da furetto in calore.
(E' superfluo dire che lui continua comunque a suonare con la testa girata di 180 gradi ridendo con la tipa senza sbagliare un attacco.)
A pezzo finito: "chi era la figa di legno verde?"
"proprio una figa di legno verde."
"sa proprio di figa di legno"
"ed è verde"
ore 16.47
Mentre stiamo cantando e suonando davanti ad una quarantina di persone il sostegno del pianoforte elettronico cede.
Il pianoforte elettronico rovina per terra.
Il pianoforte elettronico pesa
17,4 kg.
Io rimango con le mani a mezz'aria, il coro rimane a bocca aperta, il pubblico rimane ammutolito,
#pianistaPugliese controlla di avere ancora i piedi, raccoglie il pianoforte elettronico, se lo sistema sulle ginocchia, occhiolino e riprende a suonare.
Finiamo il pezzo come se niente fosse, dopodiché ci accartocciamo dalle risate sull'asfalto.
Applausi.
ore 16.51
#maestroBifono cerca in ogni modo di barattare un suo ipotetico aiuto fra i tenori nel mio coro con qualcosa che potrebbe essere identificabile con la mia virtù, ma io no.
ore 16.58
#pianistaPugliese si accorge di aver dimenticato il vestito da concerto in auto.
Corriamo a prenderlo e lui si cambia lì, così, all'aperto, in circonvallazione, mentre io mi pettino negli specchietti, chatto su whatsapp con uno
sparaventose e una signora della città-bene inorridisce.
ore 17
Dopo che
hanno sbagliato il mio cognome sulla gigantesca locandina che da mesi tappezza la città iniziano i tre concertini sparsi nelle tre location del centro storico.
15 minuti di concertino, 20 minuti di spostamento cavi pianoforte borse leggii coristi fra una location e l'altra.
Se non trovo concerti maledettamente complicati non son contenta.
ore 18.31
Finiti i concertini itineranti e in attesa di quello serale in teatro andiamo a rilassarci nella sede del coro che insieme a
#maestroBifono ha organizzato tutto.
Disgraziatamente la sede contiene
questo.
#maestroBifono
cerca in ogni modo di barattare la possibilità di buttarcisi con qualcosa che potrebbe essere identificabile con la mia
virtù, ma io no.
Filmo
#pianistaPugliese che ci si tuffa e urla "che figata", fotografo tutti i
locali cani mascotte del coro ospite mentre
#pianistaPugliese parla con loro in dialetto leccese, e con loro intendo i cani,
#pianistaPugliese scova un pianoforte a coda e ci suona tutti i temi western di Morricone.
Le foto di me e
#bassoFausto sommersi dalle palline che ridiamo ebeti col sottofondo di Per un pugno di dollari no che non ve le mostro.
E il video, il video del tuffo lo volete vedere?
ore 20.23
La mia ansia è incommensurabile. Siamo in teatro, proviamo l'acustica.
Nessuno aveva detto al fonico che avevamo un pianoforte elettronico, dei solisti e della necessità di amplificare l'uno e gli altri.
Mancano i cavi, mancano le prolunghe, in teatro non ci sono leggii.
Indovinate chi è l'idiota che aveva fatto presente a
#maestroBifono di tutte queste necessità in dicembre.
Vabbè. Fortuna che io e
#pianistaPugliese ormai siamo a cena da Murphy quasi ogni sera.
ore 23.00
Concerto finito, tutto bene.
Guadagno economico pari a zero (anzi, ci ho perso di parcheggio), guadagno nominale pari a 1 (mazzo di gigli).
Mai visti coristi così stremati.
E soprattutto coristi che rinunciano al buffet.
Ma infatti questi non sono mica gli
sparaventose, eh.
ore 23.46
#bassoFausto si scuote la camicia e ritrova una delle palline infilata nel bavero.
ore 00.12
Buffet.
#maestroBifono
cerca in ogni modo di barattare una tartina alle olive con qualcosa che potrebbe essere identificabile con la mia
virtù, ma io no.
Ebbri di patatine (io), ciliegie (io), cani (io), strudel (io), lambrusco (
lui) andiamo a casa.
E per un po' concerti complicati basta.