giovedì 31 maggio 2012

Sull'Emilia #2

Solo per dire che il primo post in cui Mika Ela racconta la sua venuta in Emilia e le giornate passate con me e #collegaV è de-li-zio-so.

Se credete leggetevi anche quelli esilaranti di Valeren (1, 2) che pure mi è venuto a trovare un mese fa, post comprendenti - fra gli altri - i seguenti mirabilia: io che ordino del branzino, io che blatero, io che rompo le scatole ai camerieri.

Farò due bei post anche io, ovviamente, quando avrò un attimo per respirare :-)

E sempre sull'Emilia, grazie a tutti i bloggers, commentatori e lurkers che mi hanno scritto e telefonato preoccupati per il terremoto.
Io per fortuna sono un po' fuori rispetto alla zona dell'epicentro e non ho avuto danni, ma qui siamo tutti abbastanza scioccati.
Besos.

mercoledì 30 maggio 2012

Sull'Emilia

Insomma, solo per dire che il blog di Mamikazen merita.

E comunque è tutto vero.

lunedì 28 maggio 2012

Musicisti

Io e mia cugina Lurker Lucy l'altra sera eravamo nella Città Gota da cui provengo, ad un concerto di musica classica organizzato dalla nostra famiglia in ricordo di mio nonno.

C'è proprio tutta la famiglia con una R sola, e rivediamo parenti scomparsi, parenti veneti e parenti astrofisici, parenti insegnanti e parenti straricchi, parenti che non mi riconoscono e musicisti che mi hanno vista l'ultima volta bambina.

Suonano un quartetto d'archi, e un paio di organisti.

I due organisti, secondo la migliore tradizione, sono pazzi.

Uno assomiglia a Michael Nyman, solo che ha troppi capelli, gli occhi da opossum sperduto, anche lui mi diede lezioni di piano quando facevo gli esami in conservatorio, non mi vedeva da 11 anni e il risultato è che fra un bacio e una risata quasi ci prova.

Scema io a mettermi la gonna.

L'altro è un volpone cinico che suona benissimo e non ha studiato, uno di quelli che a 64 anni venderebbe l'anima di sua madre per una marchetta e che dopo il concerto sarà il primo a raggiungere il buffet (nel senso che dopo il concerto è stato il primo a raggiungere il buffet).

Nel quartetto suonano mio zio, il secondo violino che è un amico di famiglia un po' ingrassato, la viola che è gnocca, il primo violino che a 48 anni ha ancora i capelli di Valeren e che un tempo pare si spazzolasse le all

Assisto al concerto direttamente dalla sagrestia, vicino ai musicisti, e li vedo entrare e uscire. 

Riconosco i tic, i cliché e le furbate, le battute, gli ammicamenti, gli occhiolini e le pose sgamate di chi fa un mestiere come questo e i cui colleghi più che colleghi sono complici, atteggiamenti sornioni studiati da così tanto tempo da essere diventati veri.

Gli stessi atteggiamenti che ho io, in fin dei conti (e che Mamikazen conosce a memoria).

(Con questo non voglio dire che tra un pezzo e l'altro vado fuori a fumare, anche se a volte sono la prima a raggiungere il buffet).

(Sono bravissima, a raggiungere il buffet).

"Lurker Lucy, è stato un bel concerto"
"cara Trantor, proprio un bel concerto"
"già. Quei due organisti sono completamente pa..."
"mi piacciono, i musicisti"
"a chi lo dici"
"...eh."
"...eh."
"sai, ci ho riflettuto. Un bel po'. Il fatto è che io trovo veramente intollerabile che il mio prossimo moroso non sia musicista."
"brava"
"non c'è verso"
"deve esserlo"
"almeno che suoni qualcosa!"
"poi può anche fare il bancario"
"ma qualcosa deve suonare"
"già. Intollerabile, altrimenti"
"intollerabile"
"intollerabile."
"#collegaV quanti strumenti hai detto che suona?"

venerdì 25 maggio 2012

Gioventù bruciata (col Nome della Rosa)

"#collegaV! Allora domani viene a trovarci Mika Ela. La portiamo fuori sabato sera?"
"yeah. Non vedo l'ora. A cena e poi giro?"
"perfetto. Dove la portiamo?"
"dobbiamo fare bella figura"
"dobbiamo mostrarci faighi"
"cinema?"
"giro in città?"
"carrello dei bolliti?"
"teatro?"
"concerti?"
"pub?"
"sushi?"
"discoteca?"
"casa mi..."
"calmati."
"ok."
"...e comunque dove la portia..."
"idea!"
"spara"
"in #provincia rivale, a S. #Paesucolo. C'è una rievocazione storica con sfilata in costume di personaggi contenuti nelle miniature di #manoscritto bassomedievale" [*]
"... geniale."
"non è meraviglioso?"
"geniale, V."
"ma è meraviglioso!"
"per noi due sì. Più che faighi sembreremo due sfigati, comunque glielo chiedo."
"ti rendi conto? Le splendide miniature di #manoscritto bassomedievale!"
"sì, V."
"meraviglio..."

[ad libitum per altri 15 minuti]

lunedì 21 maggio 2012

Who ya gonna call?

Tutti oggi, eh.

La carnevalata della giornata di oggi nella biblioteca dei pazzi di conservatorio si apre con Utonta Bovgotavo, così denominata a causa di un lieve e raffinato accento della Lunigiana, una specie di salamoia linguistica con la erre moscia.

Utonta Bovgotavo oggi è entvata in biblioteca così.

Resisto alla tentazione di chiamare John Landis sul cellulare e risolvo piuttosto di scattarle un set di foto, per cui lo vedete o non lo vedete che penso a voi ogni momento?

Ovviamente avendole dato un dito Utonta Bovgotavo si prende il pancreas, in un tripudio "ah ma bellissimo facciamone un'altra qui", e "un'altra qui con dietro i cd" e "una mentre mostro la stola del mio matrimonio" e "una mentre mi sento la Callas" e "una mentre mi inchino tipo Tosca" e "una qui mentre sono Violetta e..." e fottiti.


Poi arriva Utonta Figa Di Legno.
(Credo che una descrizione delle caratteristiche salienti di questo esemplare sia superflua. Vocetta acuta, zompetta qui e là facendo la figa con la sua borsetta di LV, la fa annusare a tutti uomini sotto i 55 giocando alla musicista in carriera ma non la dà mai. Non ho resistito, mi conoscete. Non è la borsa che fa annusare, comunque.)

UFDL: "carissssima, prendo in prestito questo libro, è fantastico"
"già, bella analisi compositiva, l'autore è un mito"
"e poi ci sono quelle paginette con tutti gli estrattini e i commentini"
"...vuoi dire gli esempi musicali"
"sì"
"ah."

(E' diplomata in #strumento, ha detto proprio così. Paginette, estrattini e commentini; testuale, cinguettato.)


Poi entra maestro AIURPA (il genio di V for Vendetta).

"vorrei un cd contentente una gagliarda rinascimentae"
"uhm, vediamo. ... No maestro, mi spiace. Abbiamo solo questo cd di danze, dal titolo sembra che dentro ce ne siano ma invece..."
"ma sì, qui di gagliarde ce ne sono senz'altro"
"maestro, sembra, ma il cd contiene altre danze, non gagliarde"
"lei me lo dia"
"come vuole."

Vado a prendere il cd.
L'AIURPA lo guarda.

"ah, ma qui non ci sono gagliarde!"
"è quello che le ho de..."
"vabbè vabbè, lo prendo lo stesso."
"ok. Ha la tessera delle bibliote...?"
"no."
"[sgrunf.] ok. Prestito fatto. A po..."
"senta, ma qui manca l'elenco delle tracce! L'elenco delle tracce! Non va bene, mi dia un altro cd di gagliarde! Come crede che possa far sentire a lezione delle tracce se manca l'elenco delle tracce!?"
"maestro. Innanzitutto non sarebbe colpa mia. In secondo luogo, l'elenco delle tracce è qui."
"...ah."

Resisto alla fortissima tentazione di chiamare il direttore del conservatorio di Parigi ed emigrare, ma poi finalmente l'AIURPA se ne va, e per rinfrancarci #collegaV mette su un pezzo da youtube in sottofondo, visto che per una breve parentesi di felicità pare siamo soli.

"bello, cos'è?"
"una gagliarda"

Piegati in due nei cassetti dal ridere


Durante la gagliarda entra in biblioteca Utonta Foxing, una stordita con i capelli color ingiallimento delle carte e un cervello prossimo alla lucertola.

Utonta Foxing, come gran parte degli allievi di canto di conservatorio, e come tutti gli allievi di canto di conservatorio appartenenti al sottoinsieme dei quarantenni deve a tutti i costi far sapere a tutti quanti che è allieva di canto in conservatorio.

Nella fattispecie deve farlo sapere cantando ovunque a squarciagola "Sempre libera degg'io" con la voce di Madeline Kahn in Frankenstein Junior (sempre sia lodata), o se volete con la voce di un f*ttuto coyote del deserto, e comunque no, non sto affatto esagerando.

Tutto questo mentre Utonta Foxing ripone la borsa nell'armadietto all'ingresso nell'osservanza delle regole, ma senza porsi alcun dubbio sulla liceità di ululare arie verdiane in una biblioteca pubblica, e non parliamo di considerazione per chi sta studiando, no.
A quel punto

Silenzio
Occhi da opossum stufo
Occhi da procione incazzato

"chiama la polizia"
"sì."

giovedì 17 maggio 2012

Drogati

"ehi!"
"ehi."
"senti qua."
"[sniff]"
"è appena arrivata"
"mmmmm!"
"roba buona, eh?"
"vacca. Ne avevo bisogno."
"e senti anche questa, è un altro tipo"
"più acida"
"già. Ma è gustosa anche questa"
"sniffff. Mmmm. Sì, buona."
"aah."
"..."
"[sniff]."
"ah, vuoi sentire anche questa qui? Ne è arrivato un pacco ieri, da usare per l'evento di sabato"
"mm, non posso farne a meno"
"bravo."
"sniff! Senti, e se ci facessimo un'eliografia, dopo?"
"magari dopo pranzo, sniff"
"ok. Passami ancora l'ultimo dell'Oxford University Press, per favore, sniff."
"dopo però fallo girare"
"nessun'altra è così..."
"sniff?"
"sniff."


Io e #collegaV di solito stiamo molto attenti a non farci beccare.

Non è grave, comunque.

Solo che sniffare carta in biblioteca, a volte, è invalidante.

lunedì 14 maggio 2012

Dottoressa, perdonali perché non sanno ciò che faccio

#1

Al distributore.
Io e il benzinaio, mentre pago.

"vai al lavoro?"
"sì"
"#città col fiume?"
"no, #città senza fiume"
"ah, allora lavori in #centro commerciale!"

Non mi conosci, #città senza fiume consta di 1*0 mila abitanti e se dico che lavoro lì tu pensi debba essere per forza in #centro commerciale?
Logica stringente.
Se fossimo nel Medioevo saresti santo.

"no, veramente in #biblioteca"
"ah se se seee, capito"
"bene. Buona gio..."
"nella libreria, certo."
"io..."
"buona lettura in libreria!"
"ok, sì, d'accordo"
"ciao!"
"..."


#2

Dalla mia estetista.

"da chi avevi avuto mio numero?"
"amica Sofi"
"aaah Sofi! Certo. L'avvocato?"
"no, il medico"
"aaah dottore! Certo. Sofi viene sempre, sempre mia cara amica"
"certo"
"sempre utile conoscere dottori, no?"
"eh già, può tornare co..."
"così quando io ha raffredore chiedo, cosa posso fare, cosa devo prendere, io fa esami prima di altri, avere ricetta!"
"ehm, sì"
"bello, bello. Comodo, bello bellissimo avere amico medico."
"sì."
"e tu che fai di lavoro?"
"bibliotecaria"
"..."
"..."
"..."
"..."
"bello, bellissimo avere amico medico. Sofi è proprio brava brava, bella nostra amica Sofi. Sofi medico. Ops, ma è troppo calda la cera?"


Vabbè, comunque anch'io mi faccio controllare i linfonodi alle prove da #coristaMedico.

("Trantor, la pianti di andare a vedere le malattie su internet?"
"mm"
"vacca boia. Li odio i pazienti così. Comunque non hai nulla"
"mm. Ma perché allora io se..."
"allora fai un controllino, no?"
"...hmmmaioverame..."
"basta.")

venerdì 11 maggio 2012

Quella pazza

Nella biblioteca dei pazzi di conservatorio, entra #maestro 911.

Quella pazza.

"saaalve!!!!"
"salve a lei maestro, tutto b..."
"mi servirebbero #questo e quest'altro!"
"ma certo. ... Eccoli. Facciamo il prestito?"
"sì, ecco la tessera. Tenga."

Me la porge con mano fredda e sudaticcia.

"scusi sa, ho le mani fredde."
"...non si pr..."
"sa, sono appena stata in bagno."
"ah. C'era l'acqua fre...?"
"no no no io non mi lavo mai le mani!"
"..."
"e non tocco mai nulla del bagno, scherza?!"
"..."
"...si immagina, con tutti quei microbi che saranno sulla carta igienica del conservatorio!!!"
"ma cos..."
"ah ma non si preoccupi, sa!!!, io non tocco proprio niente, sa, ho le mani pulite pulite, io!!"
"..."
"solo che sono fredde, ecco."
"io..."
"vado, vado vadooo! Adesso ho lezione salveeeeee...."

E corre via, con le mani fredde, agitata come un drogato in crisi d'astinenza.

Dopo ovviamente sono andata a lavarmi le mani io.

E ho chiamato il 911.

E l'ufficio d'igiene.

Mentale.

sabato 5 maggio 2012

Let's call the whole thing off, please

L'altro giorno, nella biblioteca dei pazzi di conservatorio, in turno io e #collegaV.

"Trantor, ti ricordi il titolo di quel libro di Scott Cuthbert?"
"sì, Trecento fragments"
"Trecento what?!"
"Treˈtʃɛnto frægmənts"
"fragmənts"
"frægmənts"
"fragmənts"
"frægmənts"
"fra..."
"piantala"
"che lingua sarebbe?"
"inglese"
"wtf!"
"è un nuovo modo per dirmi che sei ubriaco?"
"quello non è inglese."
"..."
americano."
"...ok. Dimmelo in inglese"
"fragmənts"
"fræ..."
"fragmənts."
"fragmənts."
"brava."
"ok. Quante ore dobbiamo lavorare ancora insieme oggi?"
"7"
"..."

D'accordo che ha studiato a Oxford, lavorato a Londra e vinto il dottorato di ricerca a Cambridge.

Io invece prima *, poi *.

martedì 1 maggio 2012

Ripetilo se hai il coraggio (il club dell'oca morta)

Cronistoria concerto nella Regale Cittadina di R.

L'altro giorno io e gli sparaventose abbiamo tenuto un concerto nella Regale Cittadina di R., nella provincia rivale.

Posso sorvolare sul mio solito disco esterno di ansia che porto dietro e inoculo in ogni essere vertebrato nei 5 giorni precedenti il concerto?

Facciamo che sorvolo.

Tuttavia, segnalo che è obiettivamente e oggettivamente impossibile che qualsiasi dei nostri concerti fili liscio una buona volta.

Murphy mi sta ancora facendo pagare quel benedetto parcheggio a Milano.


Il giorno prima, ore 19.02

Mentre sono a spasso con Valeren nella mia città senza fiume l'organizzatore del concerto mi telefona e - nonostante io l'abbia avvisato da settimane che ho bisogno di un posto per provare sgridare i coristi nelle due ore precedenti il concerto, cosa a cui ha risposto per almeno tre volte "mo see, una soluzione si trova, vai tra" - dunque ovviamente mi dice che la chiesa è occupata da visite guidate, la sagrestia chiusa, la biblioteca chiusa, la bibliotecaria in ferie, la canonica lesionata dal terremoto, il parroco irreperibile, il resto della cittadina congestionato dalla annuale enorme fiera locale.

Propone dunque l'agile soluzione di andare a provare a casa sua, in un paesucolo sperduto nella campagna regale di R. - il che sembra facile ma implica, nell'ordine,

- formulare un nuovo orario di ritrovo delle 7 auto contenenti coristi le quali partono da punti differenti della provincia senza fiume calcolando il cambiato indirizzo del luogo delle prove ed il tempo necessario allo spostamento pre-concerto dalla casa dell'organizzatore alla chiesa del concerto (cosa che ovviamente provando in chiesa si sarebbe evitata)
- avvisare con sms circa 17 coristi e 3 aggiunti del mutato indirizzo e del mutato orario
- avvisare con telefonata i 10 coristi che all'sms non hanno risposto
- avvisare con altri mezzi i 2 coristi il cui numero di cellulare risulta irraggiungibile dal 2005
- avvisare #coristaAggiunto che deve cambiare treno e gestire tutta una sequela di dettagli logistici che coinvolgono trenitalia
- gestire la dimenticanza della giacca nera da parte di #coristaAggiunto chiedendola a BassoFausto 
- apparire comunque una persona normale con chi è venuto apposta da Milano per vederti e chiacchierare amabilmente con chi credeva normale.


sempre il giorno prima, ore 19.14

Valeren e AM mi odiano, visto che passo la mezz'ora successiva al telefono imprecando la parola con la c ad ogni piè sospinto e perfino guardando le vetrine.

Valeren viene inoltre colpito dalla forza con cui chiedo dico intimo ordino all'organizzatore "mandami il tuo [f*ttuto] civico entro 4 minuti".


sempre il giorno prima, ore 21.54

Valeren e AM hanno preso tutto ciò un po' come simpatica gag di colore un po' con spirito documentaristico (poi si lamenta che non ha più materiale, boh), per cui mi rilasso un microsievert e andiamo a cena.


giorno del concerto, ore 11.20

Telefona l'organizzatore.

"ah, ti volevo dire che non è più necessario venire a casa mia. Ho trovato una sala per provare a 500 metri dalla chiesa."
"c****."


ore 11.23

Sono ancora a letto e godafone si è già presa circa 28 dei miei euro.


ore 16.30

Ci troviamo per la prova, nella sala del consiglio comunale.

L'organizzatore in realtà è un collega musicista che stimo da anni, nonostante l'episodio di cui sopra; lui si guadagna la fiducia dei coristi con una battuta a proposito di un "club dell'oca morta" che devo ancora capire.

Mentre proviamo fa inoltre un casino pazzesco rischiando di far cadere una specie di urna cineraria di ghisa in cui sono custoditi dei bigliettini con cui i consiglieri comunali votano.

Comunque proviamo, io sgrido i coristi come se fossimo alle medie, poi ci rechiamo in chiesa per il concerto.

(Forse l'oca morta sono io.)


ore 21.00

Concerto finito; stremati ma soddisfatti cerchiamo di andare a cena.

Murphy si accanisce chiudendo alle 20.58 un posto dove si mangiava gnocco fritto, riempiendo completamente alle 21.05 una pizzeria buonissima, liberando istantamente una orrenda pizzeria d'asporto in cui #coristaVigileF. e FrauD. si rifiutano categoricamente di entrare e chiudendo alle 21.14 un'ottima trattoria che praticamente ci sbatte la porta in faccia.

Ma per fortuna #coristaVigileF. è #coristaVigileF., e così insistendo promettendo favori sessuali alla signora della trattoria ci riaprono e cucinano tortelli, crespelle, lambrusco, salumi e sbrisolona solo per noi. 


ore 22.13

"#collegaV [che è anche mio corista], ti passo il piatto del Parmigiano?"
"mm sì, grazie Trantor. Ma sì, buono. Comunque il massimo rimane sempre il grana padano"
"scusa?"
"ho detto che il grana padano è più buono"

Silenzio
Rumore di cucina sullo sfondo

"cosa cazzo stai dicendo."
"ho detto che il gra..."
"fuori!"
"bastardo"
"ridammi quel f*ttuto piatto e datti fuoco"
"ma che c*zzo...!"
"togligli subito il lambrusco dalle mani"
"così impara, maledetto *&%£#"
"avrò ben diritto ad un'opinio..."
"RIPETILO SE HAI IL CORAGGIO"
"brutto bastardo mantovano"
"ridammelo, ridammelo!"
"umpf" 
"umpf"
"umpf"

Silenzio
Visi ingrugnati 

Silenzio


ore 23.42 

#coristaVigileF modella falli con i tovaglioli, peraltro ben somiglianti e di colore rosa.

Le dimensioni sono auspicabili, la #signoraDelRistorante si materializza disgraziatamente proprio in quell'istante pensando di poter proporre la carta dei dolci ad un gruppo di persone serie.

"i signori desiderano un do..."
"ehi signora signora, ha visto che bellissima scultura ho fatto con i tovaglioli? Eh? Eh? Eh?!" 

Metà tavolo è spalmato sulla tovaglia ridendo, l'altra metà si copre gli occhi invocando teletrasporto immediato.
La signora ci pensa dai 3 ai 5 secondi, cifra direttamente proporzionale alla evidente disabitudine della signora a...

"ah, ma... Sì... Ma certo, sembra un fallo!"
"esatto signora! Bravissima signora! Guardi signora, ha visto come ho modellato bene la ca..."
[ad libitum]

[vi risparmierei il resto]